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Lucignano, Sgarbi: “Finiamo l’anno nel luogo più bello del mondo”

Gli auguri agli italiani di fronte all’Albero della vita

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Finiamo l’anno come nessuno, nel luogo più bello del mondo, Lucignano. E’ bello perché è un paese indimenticabile, con l’urbanistica medievale che di casa in casa ti porta dentro il passato e poi è illuminato e illumina tutta la Toscana con l’Albero della vita”. Così Vittorio Sgarbi, noto storico e critico dell’arte in un video diventato virale sui social. L’ultimo giorno dell’anno Sgarbi si è concesso un tour tra le bellezze architettoniche e artistiche della Valdichiana, con tappa anche al Museo Civico di Lucignano, che custodisce l’opera che nel 2015 fece bella mostra di sé all’Expo di Milano: “Un albero meraviglioso che ho visto tante volte a Lucignano e ad un certo punto ho pensato di portarlo a Milano, quando l’Italia era ancora grande. All’Expo fu dominante, chi arrivava all’entrata vedeva per terra l’Italia di Gaetano Pesce e davanti l’Albero della vita, che è l’emblema stesso dell’augurio, della vita, i padri, le madri”.

Sgarbi, di fronte al reliquiario unico al mondo risalente al XIV-XV secolo, alto 2 metri e 60, realizzato in oro, coralli e pietre preziose, recentemente balzato agli onori delle cronache per il ritrovamento di alcune parti trafugate oggetto di un delicato restauro a cura dell'Opificio delle Pietre dure di Firenze, si lancia poi in un bilancio molto personale: “Per me è stato un anno difficile, sono stato al Governo cercando fare cose utili, impedendo che sconvolgessero, distruggessero l’Italia e il suo paesaggio con orrende pale eoliche, violenza della mafia contro la bellezza, che tutt’ora continuano ad essere pensate da gente perversa che rappresenta il male. Quest albero, che è l’opposto di una pala eolica, è il pensiero di Dio sulla terra, l’idea che cresce nel pensiero di questi Santi e Profeti, con i coralli che augurano buona fortuna. Buona fortuna a tutti voi, italiani. I coralli erano il desiderio di mia madre che temeva la sfortuna che talvolta ci perseguita, temeva i violenti che ci fanno del male e cercava di sconfiggerli attraverso i coralli, li portava al collo. A mia madre dedico questi auguri”.

L’auspicio di Vittorio Sgarbi è “che sia un anno in cui si vinca con le buone idee ciò che è contro la bellezza, contro i cittadini, contro le persone per bene da parte di diffamatori, di uomini che non hanno dignità e temperamento. Persone che possono essere definite scarse, che godono solo al male degli altri. Lo diceva Pascoli: ‘Gli uomini preferiscono il male altrui, piuttosto che il proprio bene’. Vi auguro tutto il bene possibile, sotto la luce dell’Albero della vita, da Lucignano, luogo della luce, a tutta Italia e a tutti quelli che mi ascoltano. Auguri di buon anno, che sia veramente buono, che sia veramente fortunato, di resistenza contro il male. Auguri, auguri, auguri”.

Redazione
© Riproduzione riservata
02/01/2024 10:08:48


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