Marzo mese a rischio per la salute: arriva l’influenza B. Chi colpisce e i sintomi
L’allarme lanciato dai medici che spiegano anche quali siano le terapie
"Marzo è un mese difficile per le malattie respiratorie e intestinali. Questo mese poi è iniziato con sbalzi di temperature, passaggi dall'asciutto al bagnato, insomma non l'avvisaglia della primavera. Negli ambulatori dei colleghi si vedono tanti casi di virus intestinali che provocano nausea, vomito e diarrea, anche forte soprattutto nella popolazione lavorativa, 30-50enni. Poi vediamo ancora qualche polmonite virale, ma il Covid sembra davvero scomparso dai radar". Così nei giorni scorsi Salute Pierluigi Bartoletti, vice segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), fa il punto della situazione. "Deve ancora arrivare l'influenza B - precisa - che colpisce proprio tra marzo e aprile i bambini e i ragazzi".
L'influenza B: i sintomi
I virus influenzali sono classificati per tipo: A, B, o C in base alle nucleoproteine e alle proteine della matrice. L’infezione da parte di un virus influenzale di tipo B si manifesta con i classici sintomi: febbre, a volte alta, mal di gola, tosse, naso che cola e starnuti, stanchezza, dolori articolari e muscolari. In alcuni casi possono comparire dolore addominale e disturbi gastro-intestinali.
Ricovero in casi gravi
Anche se i casi di influenza da virus B sono meno frequenti, la patologia non è più leggera rispetto a quella provocata da virus di tipo A. Non va sottovalutata e, nei casi più gravi, può arrivare a richiedere un ricovero per complicanze. Nei casi più gravi, infatti, l’infezione può causare polmoniti, bronchiti, serie difficoltà respiratorie, infiammazioni del tessuto muscolare (miositi), miocarditi (infiammazioni del cuore) e sepsi.
La terapia: no agli antibiotici
Trattandosi di un’infezione virale, anche l’influenza di tipo B non si cura con gli antibiotici, ma i sintomi possono essere trattati con farmaci da banco come antipiretici e antinfiammatori.
In genere la sintomatologia si attenua e scompare nell’arco di 7-10 giorni. Soprattutto in caso di febbre alta, di bambini piccoli e di persone fragili, è comunque doveroso rivolgersi al proprio pediatra o medico di famiglia che potrà indirizzare verso la terapia più opportuna.
Va infine ricordato che è possibile fare prevenzione. Sono fondamentali le norme di tipo igienico ma questo tipo di influenza si può prevenire attraverso la vaccinazione. Oggi in Italia sono disponibili vaccini antinfluenzali quadrivalenti che contengono 2 virus di tipo A e 2 virus di tipo B e che sono consigliati ai pazienti 'fragili'.
12 milioni di casi di influenza
Allo stato attuale i bollettini della sorveglianza RespiVirNet, curata dall'Istituto superiore di sanità sfiorano ormai i 12 milioni i casi di influenza e virus 'cugini' registrati in Italia, con quasi 400mila nuovi contagi in 7 giorni. "Nell'ottava settimana del 2024", dal 19 al 25 febbraio, "i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all'intera popolazione, sono circa 394.000, per un totale di circa 11.851.000 casi a partire dall'inizio della sorveglianza
Commenta per primo.