La tifoseria del Sansepolcro: "I fatti di Trestina siano riportati nella loro reale dimensione"

"Si ritiene assolutamente sproporzionato il provvedimento adottato"
“In seguito ai fatti riportati dalla terna arbitrale dopo la gara con il Trestina, la tifoseria organizzata del Sansepolcro si dissocia da quanto imputato nel referto emesso dal giudice sportivo e lo si ritiene non totalmente coincidente ai fatti realmente accaduti. In particolare il "lancio di monete (in testa) e di birra" nei confronti dell'assistente arbitrale. Pare un'accusa incomprensibile come quella di avere inveito contro la terna arbitrale sin da prima dell'inizio della gara. Durante l'attuale stagione sportiva, i tifosi del Sansepolcro hanno sempre mantenuto un comportamento adeguato alle regole vigenti, come testimonia il fatto che fin ad ora nessun provvedimento li aveva interessati. Proprio per questo si ritiene assolutamente sproporzionato il provvedimento adottato, in particolare risulta anomala la portata della sanzione nei confronti della società. Se la tifoseria ha sbagliato deve essere la tifoseria stessa a subire eventuali provvedimenti specifici. Il messaggio da parte della tifoseria quindi è chiaro: i fatti di Trestina siano riportati nella loro reale dimensione e ad essi sia commisurato un provvedimento equo a differenza di quello che è stato emesso”.
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