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L'Enoteca dei Sensi a Sansepolcro festeggia venti anni di attività

Oltre 500 etichette di vino sempre a disposizione del cliente da gustare con l'ottima cucina

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Una cucina locale di qualità. Questa la definizione più appropriata dell’Enoteca dei Sensi a Sansepolcro: inserita in un contesto unico come l’inizio di via Niccolò Aggiunti e nei mesi più caldi si estende anche nell’appendice del giardino estivo di Porta Fiorentina. È uno dei locali storici di Sansepolcro dove la qualità delle materie prime si fonde con l’abilità e la destrezza in cucina, regalando di fatto piatti unici e ricercati al tempo stesso. Suggestiva è anche la location dove il sentirsi a casa e coccolare il cliente sono gli elementi cardine: il personale di sala, invece, accompagna il cliente nella giusta scelta del piatto e se necessario anche l’abbinamento del vino tra le oltre 500 etichette presenti in cantina. Il padrone di casa è Salvio Zoi figura con tanta esperienza alle spalle e che non ha bisogno di troppe presentazioni, affiancato dalla figlia Tatiana, il quale ha saputo nel tempo investire nel locale portando sempre cose nuove. 

VENTI ANNI DI ENOTECA DEI SENSI

“Tre moduli, acquistati quasi a cadenza decennale, che hanno portato l’Enoteca dei Sensi ad essere il locale che è oggi – spiega Salvio, ripercorrendo la storia e annunciando le varie novità – il primo è stato preso nel 2004 sull’ottica dell’aperitivo. Ancora in Valtiberina non c’era questa cultura, o comunque il semplice bicchiere di vino era visto più come una cosa da osteria anziché da compagnia, e personalmente sono stato uno dei primi ad intraprendere questo percorso. Nello storico bar qui sopra, quello dell’autostazione tanto per intendersi, iniziai addirittura nel 1998. Adesso fare l’aperitivo è anche una moda, forse una necessità ma anche un momento di confronto e di dialogo tra persone. Sta di fatto che con la mia famiglia decidemmo di dividere un po’ le due cose: da una parte la tradizionale gestione del bar oggi portata avanti da mia moglie e il figlio Lorenzo mentre sotto, quindi nel primo modulo di sinistra di via Niccolò Aggiunti, l’enoteca incentrata sul mondo del vino e quindi dell’aperitivo più in generale inizialmente abbinato a stuzzichini e crostini. Una scelta azzeccata e anche apprezzata dai clienti, seppure a quel tempo non parlavamo di ristorazione: avevo a disposizione un piccolo bollitore e due fuochi nei quali sì qualcosa cucinavamo ma principalmente per gli amici. Nel tempo, però, la richiesta per la ristorazione si faceva sempre più frequente: nel 2014, quindi dieci anni dopo in concomitanza della chiusura dell’attività adiacente, ci siamo allargati così da poter allestire una vera e propria cucina e utilizzare entrambi i soppalchi. È stata un po’ la svolta con l’aggiunta della pedana esterna: chiusa in inverno e aperta in estate. Più recentemente, invece, nel novembre dello scorso anno è arrivato anche il terzo modulo dell’Enoteca dei Sensi che di fatto ha completato il locale: ciò ha consentito di poter allargare la cucina in primis, avere servizi spaziosi riservati alle sole signore ed un soppalco in cui sono stati posizionati gli spogliatoi, un bagno per i dipendenti ed il magazzino. Diciamo che ha consentito di ottimizzare il lavoro, allargando come detto la cucina e guadagnando ulteriori 25 coperti sviluppando di conseguenza pure la pertinenza esterna. Una ottimizzazione complessiva che di fatto è uno dei punti di forza della ristorazione così da poter star dietro al cliente, che a sua volta ha il giusto spazio e riservatezza, con tempi di servizio nettamente ridotti mantenendo inalterata la qualità dei piatti. Se oggi parliamo molto di ristorazione, non è affatto svanito il capitolo dell’enoteca più in generale sviluppato principalmente nel primo dei tre moduli. Quello, in pratica, dove l’Enoteca dei Sensi è nata: c’è, però, sempre più gente che arriva per l’aperitivo e poi si trattiene sullo stesso tavolo fino a cena”.

L’ENOTECA IL PUNTO DI FORZA

Oltre 500 etichette di vino sempre a disposizione del cliente, esposte nella cantina a vista cielo terra. È questo un altro dei punti di forza dell’Enoteca dei Sensi a Sansepolcro, dove il cliente può trovare la giusta bottiglia anche per un’occasione speciale o un semplice regalo. “Questo consente di avere di tanto in tanto nuove proposte da presentare ai clienti – sottolinea Salvio – e di avere sempre tutto sotto controllo dal punto di vista della disponibilità. Al cliente piace essere consigliato, nonostante sia sempre più informato attraverso canali specializzati e capita pure che arrivi direttamente con la foto della bottiglia. Ma comunque apprezza un consiglio, o quanto meno il giusto abbinamento del piatto con l’etichetta: forniamo sempre due o tre proposte con tanto di assaggio, seppure si capisce subito se è apprezzato o no. Purtroppo nella nostra zona, questo lo devo constatare, si tende un po’ ad ‘imporre’ una cosa da bere: all’Enoteca dei Sensi è sempre il cliente che sceglie, noi possiamo dare solo un consiglio e se richiesto. Il mondo del vino è spesso donna, le donne sanno quello che vogliono bere e si avvicinano al vino sempre con più piacere”.

Redazione
© Riproduzione riservata
07/07/2024 12:39:22


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