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Dal paradosso Montedoglio ad un piano per il comprensorio

“Adesso è necessaria una nuova cultura dell’acqua”

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Una nuova cultura dell'acqua per proteggere il territorio dagli ormai frequenti fenomeni climatici estremi e per garantire la risorsa a una agricoltura moderna che punta a qualità e sviluppo.
Dall'assemblea nazionale di ANBI (associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica e Irrigazione), che si è tenuta a Roma con l'intervento di rappresentanti del governo, delle istituzioni, dell'economia, dell'università e della ricerca, è questo il messaggio lanciato dal Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno.

Il palcoscenico di grande rilievo è lo stesso di un anno prima, quando, nel luglio 2023, la Presidente Serena Stefani lanciò un appello urgente: “Risolviamo il caso Montedoglio”, evidenziandone il paradosso: “in un paese provato dalla siccità e in un’area a forte vocazione agricola, si trova la diga più  importante del Centro Italia, capace di stoccare grandi quantitativi di acqua che restano inutilizzabili”.

Appello raccolto. Almeno parzialmente.

A distanza di dodici mesi infatti sono arrivati i primi finanziamenti e a breve potrà ripartire il lungimirante progetto idi sviluppo dell'irrigazione collettiva, nato negli anni 60 e fermo ormai da decenni. “Si tratta di un primo piccolo passo certo, ma è un segnale per l'agricoltura della Valdichiana”, sostengono al Consorzio Alto Valdarno, che con determinazione ha perseguito le risorse per cominciare a realizzare il Distretto Irriguo n. 23.

Quest’anno,  dal prestigioso parterre dell'assemblea romana,   una nuova richiesta per il comprensorio Alto Valdarno.

Proprio dalla capitale la Presidente Stefani e il Direttore Generale Francesco Lisi hanno rilanciato:  “I cambiamenti climatici necessitano di interventi straordinari e nuove opere sia sul fronte della difesa del suolo sia sul fronte dell'irrigazione”.

Già chiare le priorità: un piano ad hoc per la bonifica montana; la creazione di bacini per la laminazione e la raccolta dell'acqua, a cominciare dalla diga di Ambra, utile per soddisfare le esigenze di risorsa del Valdarno e di una parte della provincia di Siena; il completamento del Sistema Occidentale di Montedoglio con il finanziamento completo del Distretto Irriguo 23, la progettazione e realizzazione del Distretto Irriguo 38-39, l'adeguamento e modernizzazione delle reti esistenti in Valtiberina e Valdichiana: una strategia a 360 gradi, con il protagonismo delle imprese agricole a presidio del territorio, che il Consorzio si è impegnato ad illustrare ai rappresentanti delle istituzioni regionali, nazionali ed europei, eletti  nel comprensorio.

Redazione
© Riproduzione riservata
15/07/2024 13:54:39


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