Europarlamento: rielezione record per Metzola
Giovedì tocca alla Commissione, Fdi prende tempo
E' stata rieletta con un numero record di voti la presidente dell'Europarlamento, Roberta Metzola, che nell'assemblea dell'Europarlamento di insediamento ha ottenuto ben 562 sì su 699 votanti. La sua conferma è stata accolta da un applauso lunghissimo a conferma della popolarità dell'eurodeputata maltese. L'altra candidata, la spagnola Irene Montero, ha preso 61 preferenze.
Si è compiuto quindi il primo atto del Parlamento di Strasburgo, un passo decisivo per arrivare poi giovedì all'elezione della Commissione europea che, salvo colpi di scena, dovrebbe essere guidata ancora una volta dalla tedesca Ursula Von der Leyen. Sono in corso gli ultimi colloqui per trovare l'accordo tra i gruppi politici per allargare la maggioranza e formare la squadra dei commissari che affiancheranno l'esponente dei Popolari. Questa mattina la presidente ha incontrato il gruppo dei conservatori di Ecr - "un'ora intensa", ha detto -, ancora spaccato. Giorgia Meloni, che ne ha la guida, prende ancora tempo.
Metzola: dobbiamo garantire uguaglianza in Europa
"Grazie della vostra fiducia. Sarà un Parlamento per tutti in Europa, per rispettare le promesse dei padri fondatori", ha detto Metzola dopo essere stata stata confermata nel corso della sessione plenaria. "La polarizzazione nelle nostra società ha portato a una politica di scontro e anche a violenza politica. La risposta semplice è quella di dividerci tra 'noi e loro' ma dobbiamo andare oltre questo pensiero che fomenta odio invece di costruire speranza", ha spiegato per poi aggiungere che "dobbiamo garantire uguaglianza in Europa, offrendo a tutti le stesse possibilità". "Sono convinta che la nostra sia un'Europa per tutti, che tra insegnamenti dalle lezioni del passato e dagli ideali che non sono scomparsi", ha detto ancora.
Europarlamento con meno donne
Eletta la presidente, il Parlamento europeo entra ora nel pieno delle sue funzioni. Da notare una serie di caratteristiche differenti rispetto all'assemblea uscente. Intanto si registra un arretramento nel numero delle donne, il 39% rispetto al 40 della legislatura passata. Sui 720 eurodeputati eletti si nota un rinnovamento del 54% dei componenti l'emiciclo. Sempre sul solco delle curiosità statistiche, val la pena notare come si abbassi la media d'età degli eurodeputati, mentre la più giovane è una 23enne austriaca, Lena Schilling, attivista per il clima eletta tra le liste dei Verdi. In questa classifica anagrafica, un italiano risulta il più anziano ovvero l'ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando (Verdi) che vanta ben 76 primavere.
Ultimi colloqui di Von Der Leyen, un'ora con Ecr
E' durato almeno un'ora l'incontro con il gruppo conservatore di Ecr di cui fa parte anche Fratelli d'Italia e di cui è presidente Giorgia Meloni. "Un'ora intensa", ha detto la candidata al bis alla guida della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen. Il gurppo, con il quale la candidata tedesca cerca l'intesa per allargare la cosiddetta "maggioranza Ursula", appare aoncra diviso, nonostante dall'incontro sia emersa la possibilità di un nuovo dicastero, retto dal "Commissario alla sburocratizzazione" che favorisca il contesto in cui operano le imprese, chiesto proprio dai conservatori.
Fdi prende tempo
Fdi si trova ancora in una fase interlocutoria, non propensa - a quando si apprende - a dare il suo sostegno a Von Der Leyen. Comunque, per ora, non scioglie la riserva. Nell'incontro di questa mattina a prendere la parola è stato il capodelegazione Carlo Fidanza che ha chiesto un "radicale cambio di passo sul Green Deal, il superamento dell'approccio ideologico che ha caratterizzato la legislatura appena conclusa" e un proseguimento "sulla strada tracciata da Giorgia Meloni, con nuovi accordi con i Paesi africani per fermare le partenze e sconfiggere le mafie dei trafficanti".
"Le risposte di von der Leyen alle nostre domande sono andate nella direzione giusta", ha detto Johan Van Overtveldt, eurodeputato della Nuova alleanza fiamminga, partito della destra conservatrice belga parte di Ecr. "Dobbiamo ancora discutere come gruppo ma ci sono delegazioni che hanno deciso che sosterranno von der Leyen" nel voto sul bis in programma giovedì, ha aggiunto un altro eurodeputato dell'N-va, Assita Kanko. L'unico ad aver annunciato un voto positivo, oltre al partito fiammingo, è stato il premier ceco Petr Fiala che porta in dote i 3 eurodeputati del suo Ods. Ma a dire esplicitamente no a un secondo mandato della popolare sono state le delegazioni di Polonia, Romania e Francia.
Il M5S (Left) dice no a Von Der Leyen
Ad annunciare il voto contrario alla presidente uscente è anche il M5S. "Il nostro orientamento è stato chiaro: sia Left che il M5S hanno ribadito la delusione per il suo programma e soprattutto per l'ultimo tratto della sua prima presidenza. Von der Leyen ci ha deluso sulla transizione verde, ad esempio, oggi di fatto sostituita dalla transizione militare. Lei infatti ha ampiamente sottolineato questo punto parlando di un commissario specifico alla Difesa. Servirebbe invece un commissario alla Pace", ha detto Pasquale Tridico, ex presidente dell'Inps e oggi eurodeputato eletto tra le file del M5S di cui è capodelegazione a Bruxelles.
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