Coca Cola cede a Trump, ecco che cosa cambia nella bibita più famosa del mondo

Il presidente degli Stati Uniti si è limitato a dare un “consiglio” al colosso
Coca-Cola si prepara a lanciare una nuova versione della sua celebre bevanda, dolcificata con zucchero di canna statunitense al posto dello sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio. A spingere l’azienda verso questo cambiamento è stato il Presidente Donald Trump, che ha dichiarato di aver convinto il colosso delle bibite a tornare a una formula “più naturale”. L’annuncio, anticipato dallo stesso Trump, è stato confermato dall’amministratore delegato James Quincey, che ha spiegato alla CNN come questa nuova versione sarà introdotta nell’autunno 2025. Il progetto non prevede la sostituzione totale della ricetta originale, bensì l’introduzione di un’alternativa “light” per ampliare la gamma dei prodotti offerti. “La ricetta principale della Coca-Cola non cambierà. Continueremo a usare molto dello sciroppo di mais che utilizziamo ora”, ha dichiarato l’azienda in una nota ufficiale. L’obiettivo, si legge ancora nel comunicato, è offrire una maggiore varietà per accontentare i gusti e le esigenze dei consumatori, senza alterare l’identità del marchio.
Il ruolo decisivo di Trump e le sue abitudini “Diet”
La spinta verso il cambiamento arriva da Donald Trump, storico fan della Diet Coke. Secondo quanto riportato dal Guardian, l’ex Presidente sarebbe solito bere fino a 12 lattine di Diet Coke al giorno e avrebbe perfino un pulsante rosso sulla scrivania per farsene servire una all’istante. Queste sue abitudini non solo sono state oggetto di curiosità mediatica, ma avrebbero anche influito sulle scelte del brand. Quincey ha infatti ammesso che “l’entusiasmo e i suggerimenti del Presidente sono stati determinanti nella decisione” di sviluppare una nuova variante della bibita.
Ma non tutti sono d’accordo sull’efficacia del cambiamento. In passato, durante il mandato di Trump, il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. aveva duramente criticato lo sciroppo di mais, definendolo una “formula per renderti obeso e diabetico”. Nonostante questo, il passaggio allo zucchero di canna non ha convinto gli esperti di salute pubblica.
Nessun reale beneficio per la salute, avvertono gli esperti
Secondo numerosi nutrizionisti, la sostituzione dello sciroppo di mais con zucchero di canna non rappresenta una soluzione salutistica. Il contenuto calorico e glicemico resta elevato in entrambi i casi, e il vero problema rimane la quantità complessiva di zuccheri consumata. “Per rendere più sana la catena alimentare statunitense, l'amministrazione Trump dovrebbe concentrarsi sulla riduzione dello zucchero, non su zuccheri diversi”, ha dichiarato Eva Greenthal, ricercatrice presso il Center for Science in the Public Interest. La posizione dell’organizzazione non-profit riflette la crescente preoccupazione per il consumo eccessivo di zuccheri negli Stati Uniti, dove l’incidenza di obesità e diabete è in costante aumento. In questo contesto, la scelta di Coca-Cola appare più come un’operazione commerciale che un reale contributo alla salute pubblica.
Impatto sul mercato e critiche dell’industria del mais
A suscitare reazioni forti non è solo la questione nutrizionale. Il passaggio parziale allo zucchero di canna potrebbe avere ripercussioni commerciali significative su un settore che vale 285 miliardi di dollari. Il mercato statunitense delle bevande analcoliche è profondamente legato all’utilizzo di sciroppo di mais, grazie anche ai sussidi agricoli federali che rendono il mais molto più economico rispetto allo zucchero importato.
La decisione di Coca-Cola ha irritato l’industria del mais, come riportato dal Washington Post. Il presidente della Corn Refiners Association, John Bode, ha dichiarato: “Sostituire lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio con lo zucchero di canna non ha alcun senso e costerebbe migliaia di posti di lavoro nel settore manifatturiero americano”. Secondo molti osservatori, si tratta di un cambiamento che, sebbene circoscritto a una linea di prodotto, potrebbe diventare un precedente pericoloso per l’intera filiera produttiva americana.
Zucchero di canna: una scelta davvero sostenibile?
Dal punto di vista logistico, l'approvvigionamento di zucchero di canna non sembra rappresentare un ostacolo immediato. Lo stesso Quincey ha rassicurato il pubblico: “Con il tempo, se ci sarà più domanda, pianteranno più ettari, ma siamo fiduciosi che l'approvvigionamento non sarà un problema”. Tuttavia, i dati attuali indicano che il consumo statunitense di zucchero supera la produzione interna, il che potrebbe rendere vulnerabile la catena di fornitura nel lungo periodo. In un contesto di crisi ambientali e instabilità agricola, la sostenibilità di una produzione zuccheriera estesa potrebbe risultare economicamente e climaticamente fragile.
A questo si aggiunge il fatto che, anche sul piano percepito, lo zucchero di canna non è necessariamente più salutare rispetto allo sciroppo di mais. Si tratta in entrambi i casi di zuccheri semplici che, consumati in eccesso, rappresentano fattori di rischio per malattie croniche.
Diet Coke cambia volto: marketing o rivoluzione?
Al di là delle motivazioni ufficiali, è chiaro che Coca-Cola intende intercettare nuove sensibilità del mercato. Il successo di altre bevande "naturali", la pressione dei consumatori e la visibilità ottenuta grazie al sostegno di Trump hanno spinto l’azienda a sperimentare una nuova strategia. La scelta di mantenere la ricetta originale affiancata a quella nuova è una mossa che consente al brand di minimizzare i rischi economici e testare la reazione del pubblico.
Ma resta da vedere se questo cambiamento sarà accolto come un gesto responsabile o se verrà letto come una manovra politica dettata dall’influenza di una figura controversa come l’ex Presidente. In ogni caso, il lancio previsto per l’autunno avrà un valore simbolico, oltre che commerciale: Coca-Cola si mette (almeno in parte) al passo coi tempi, pur senza rinunciare del tutto alle logiche che l’hanno resa leader nel mondo.
Foto rappresentativa e di fantasia generata dall'IA
Commenta per primo.