L'Iss: l'acqua del rubinetto è sicura nel 99% dei casi, eppure un italiano su 3 non si fida
Uno studio dà risultati entusiastici sul prezioso liquido che esce dai nostri rubinetti
Bere l'acqua del rubinetto fa bene all'ambiente ma anche alla salute. E poi è buona: nel 99,1% dei casi l'acqua che sgorga direttamente nelle nostre case rispetta i parametri microbiologici e chimici e nel 98,4% è conforme agli indicatori di qualità che non sono direttamente correlati alla salute, ma che potrebbero per esempio influire su sapore, odore o colore. Caratteristiche ottime, comprese quelle organolettiche. A dirlo è il neonato Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque (CeNSiA) dell'Istituto Superiore di Sanità che ha messo in campo uno studio vastissimo che porta a conclusioni davvero inaspettate. "Dai dati che abbiamo raccolto emerge che l'acqua potabile è sicura e controllata capillarmente nel tempo in tutto il Paese, conforme quasi nel 100% dei casi ai parametri di legge e con una gestione sicura delle non conformità", afferma il presidente dell'Iss, Rocco Bellantone.
Dal rubinetto acqua buona ma anche tante bufale
Eppure, spiega l'Istat, quasi un italiano su 3 non si fida. Non è quindi un caso che siano molte le bufale che circolano intorno all'acqua del rubinetto e che, in qualche modo, contribuiscono ad alimentare la sfiducia degli italiani nei confronti del vitale liquido che arriva nelle nostre case. Tra queste, dice l'Iss, c'è il (falso) rischio di calcoli renali, l'assenza di controlli - è vero il contrario! -, fino alla necessità di apparecchi di trattamento di cui l'acqua del servizio idrico non ha assolutamente bisogno. Altra bufala gettonata è quella secondo cui l'acqua per essere buona deve essere "priva di sostanze chimiche", ma, come dice l'Iss le sostanze contenute sono tutte necessarie per la vita umana. Anche per le donne incinta e altrettanto per i bambini non svezzati: l'acqua del rubinetto è ottima per la diluizione del latte in polvere. Bufale messe da parte: l'acqua del rubinetto "è assolutamente sicura".
Il rapporto acque
Il rapporto ha esaminato i risultati di oltre 2,5 milioni di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche condotte in 18 Regioni e Province Autonome tra il 2020 e il 2022. Secondo l'analisi, la qualità dell'acqua è elevata in tutto il Paese: tutte le Regioni hanno mostrato percentuali di conformità superiori al 95% e, in ogni caso, sempre sicure dal punto di vista della prevenzione sanitaria. I punteggi migliori si registrano in l'Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto.
Per quel che riguarda i campioni che non rispettano gli standard, si tratta di tracce "episodiche e circostanziate" a livello locale di contaminazioni microbiologiche (per esempio, la presenza di batteri come l'Escherichia coli), ambientali (come infiltrazioni) o, il alcune aree limitate, la presenza oltre il limite di sostanze come il fluoro e arsenico. In tutti i casi, però, sottolinea il rapporto il sistema ha gestito il problema garantendo la salute dei cittadini.
"Acqua potabile e sicura"
“Dai dati che abbiamo raccolto emerge che l’acqua potabile è sicura e controllata capillarmente nel tempo in tutto il Paese, conforme quasi nel 100% dei casi ai parametri di legge e con una gestione sicura delle non conformità - afferma Rocco Bellantone, presidente dell’Iss -. È importante che si ribadisca questo concetto, visto che secondo l’Istat quasi un terzo degli italiani non si fida dell’acqua dei propri rubinetti”.
L’Italia, inoltre, ha avuto un ruolo importante nel chiedere in sede europea di costruire una normativa che sia ancora più stringente sulla qualità e la sicurezza dell’acqua potabile come sottolinea il direttore generale dell’Iss Andrea Piccioli.
“Nel settore delle acque destinate al consumo umano - specifica Piccioli - l’Italia rappresenta un modello di prevenzione e risposta, presentato come riferimento anche nella Conferenza mondiale sull’acqua di New York 2023, che realizza un partenariato esteso tra istituzioni e portatori di conoscenza e interesse, pubblici e privati, che ha tra gli obiettivi prioritari politiche di accesso ad acqua e servizi igienici sicuri come diritto fondamentale per tutta la popolazione, inclusi luoghi di cura, scuole e edifici prioritari”.
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