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Dal “comitato del silenzio” alle carte bollate: necessario trovare un punto d’incontro a Sansepolcro

"Molti borghesi chiedono di liberare il centro storico dalle auto"

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Questa volta ho deciso di usare questo spazio per fare il punto della situazione sulle problematiche del centro storico di Sansepolcro. Non esprimerò quindi la mia opinione ma quella di tanti cittadini, che quotidianamente mi fermano quando percorro la centralissima via XX Settembre; la strada che attraversa il centro del Borgo e una volta meta dello “struscio” da parte di tante persone, molte di loro provenienti anche dai Comuni confinanti, perché fino a una 20ina di anni fa il “Borgo era il Borgo”.

Partiamo dal presupposto che non è facile trovare la “quadra” tra i residenti, chi ci lavora, chi abita in periferia, chi frequenta il centro storico e i turisti. Da qualche anno un gruppo di persone ha creato un “Comitato del Silenzio” (il nome, un po' irreverente, è stato creato dai commercianti) che vivendo nel centro storico vorrebbero la loro tranquillità e sono profondamente contrari alla musica nei locali, ma c’è anche preoccupazione per quello che accade al Borgo nelle ore notturne per un abuso di alcol e droga. Strade trasformate in letamai – dichiarano alcuni componenti di questo gruppo – con persone che fanno tranquillamente i loro bisogni fisiologici dove capita, anche sui muri e a ridosso dei portoni di casa, vomito che genera una puzza insopportabile, atti vandalici e risse sempre più frequenti. Dall’altra parte ci sono gli esercenti dei bar che a loro volta si lamentano – vogliono farci chiudere a tutti e trasformare la città in un cimitero – e dichiarano che loro rispettano tutte le normative sulla somministrazione e gli orari, ma molto dell’alcol che gira in città viene acquistato nei supermercati dai giovani. Per quello che riguarda la droga spetta alle forze dell’ordine intensificare i controlli sullo spaccio e non a noi che fatichiamo le “sette camicie” per mantenere aperte le nostre attività. Uno scontro che si sta alzando nei toni tanto che siamo arrivati alle carte bollate e agli avvocati. Su tutto questo l’amministrazione comunale di Sansepolcro si trova a fare da spartiacque, lavorando nel cercare soluzioni che possano essere soddisfacenti per tutti. Su questa diatriba ci sono poi chi non vive in centro e i turisti che vorrebbero una città viva ma nel rispetto delle regole e del decoro. Molte persone segnalano altre problematiche in tema di sicurezza e decoro del centro storico. Ci sono zone – dichiarano alcuni cittadini seduti a dei tavolini in un noto bar del centro mentre sorseggiano un caffè – che soprattutto di notte “fanno paura”; parliamo dell’area del Campaccio, che da qualche anno rimane aperta anche nelle ore notturne, la zona dell’autostazione dove il retro del monumento ai caduti è stato trasformato in un “Vespasiano”, Piazza Dotti e le strade limitrofe dove in alcuni giorni della settimana si può trovare di tutto (preservativi e siringhe davanti al portone della chiesa di Santa Maria dei Servi, bottiglie e bicchieri da tutte le parti e le solite problematiche già citate dovute all’abuso di alcol e droga) e in ultimo la zona di Porta del Ponte nei pressi del campo di tiro dei balestrieri.

In riferimento ai lavori nel centro storico, relativi al PNRR (anche qui polemiche per alcuni disagi, ma se si vogliono fare le cose belle un po' bisogna “soffrire”) in molti colgono l’occasione per lanciare dei chiari messaggi alla politica. “Ci si lamenta dei parcheggi, ma in città possono mancare tante cose ma non sicuramente dove parcheggiare. Certamente se si vuole entrare in casa o al bar con l’auto, allora la cosa cambia, ma abbiamo parcheggi capienti tutto attorno le mura. E allora – continuano i cittadini – perché non liberare alcune delle nostre vie o piazze dalle automobili per la gioia di chi viene a visitare la nostra città e per una qualità della vita migliore?”

Dito puntato su via Piero della Francesca, dove sono appena terminati i lavori che hanno restituito alla strada la sua vecchia bellezza, e dove nel tratto da via XX Settembre alla traversa di via Sant’Antonio, in molti la vorrebbero senza auto e con delle belle fioriere.

Piazza Santa Marta, inibita già alla sosta permanente ma che nessuno rispetta e dove un adeguato arredo urbano valorizzerebbe un angolo della parte vecchia della città.

Piazza Garibaldi in particolare davanti alla fontana che è in fase di restauro e dove anche qui, forse uno dei scorci più belli della città, ci sono carenze di arredo urbano e le auto in sosta non sono certo una bella cosa da ammirare.

Piazza Dotti che merita sicuramente maggior rispetto per la sua bellezza, la sua storia e che in molti la vorrebbero libera dalle auto in sosta e come gli altri luoghi citati, con un adeguato arredo urbano.

Ultimo, ma non certo per importanza, la piazzetta di Santa Chiara, dove in molti chiedono di riattivare la fontana e togliere le auto in sosta.

Quindi i cittadini di Sansepolcro sembrano avere le idee molto chiare sul futuro della città, anche se sicuramente le loro proposte non coincidono con alcuni che in città ci risiedono. Fare scelte coraggiose – chiudono i borghesi - sarebbe un biglietto da visita importante a livello di immagine e turistico, oltre che un aumento della qualità della vita per tutti.

 

E dopo aver raccontato il pensiero dei cittadini del Borgo, permettetemi di esprimere anche la mia opinione: diciamo che in alcune cose mi trovo d’accordo con gli intervistati, in altre, che descrivono la città come il Bronx invece mi dissocio.  Sansepolcro a problematiche simili ad altri paesi ma purtroppo la tolleranza non appartiene a questa città, sempre alle prese con odi, rancori e tanta invidia, che è un vero riconoscimento di inferiorità. Il Borgo attualmente è interessato da un profondo restyling, grazie a un copioso contributo intercettato con il PNRR, che se gestito bene, cambierà profondamente la faccia alla città di Piero. Spetterà poi alla politica e ai cittadini far sì che il rispetto della “cosa pubblica” e una tolleranza zero verso chi non rispetta le regole, possa farci essere orgogliosi della nostra città e far tornare quell’armonia tra le parti che sarebbe la cosa più auspicabile, perché le guerre si possono anche vincere ma nelle varie battaglie si lasciano sempre “morti” nel terreno. Abbiamo la fortuna di vivere in una citta che trasuda arte e cultura, una vera “Ferrari”, abbiamo solo la necessità di trovare la “benzina” per farla correre, in questo mettiamoci tutti in gioco per lavorare di squadra e non da battitori liberi per un briciolo di visibilità, o per far dispetto a qualcuno.

 

Buone ferie a tutti!

Notizia tratta dal periodico l'Eco del Tevere
© Riproduzione riservata
28/07/2024 12:20:33

Punti di Vista

Imprenditore molto conosciuto, persona schietta e decisa, da sempre poco incline ai compromessi. Opera nel campo dell’arredamento, dell’immobiliare e della comunicazione. Ha rivestito importanti e prestigiosi incarichi all’interno di numerosi enti, consorzi e associazioni sia a livello locale che nazionale. Profondo conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche, è abituato a mettere la faccia in tutto quello che lo coinvolge. Ama scrivere ed esprimere le sue idee in maniera trasparente. d.gambacci@saturnocomunicazione.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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