Dai cosmetici ai tessuti e agli alimenti: allarme europeo per i veleni
Abusiamo di sostanze chimiche sintetiche che hanno effetti sulla salute
Circa l’8% dei decessi, secondo alcune stime, può essere attribuito a sostanze chimiche pericolose, ma questi numeri “potrebbero essere sottostimati, dato che siamo a conoscenza solo degli effetti sulla salute di una piccola parte delle sostanze chimiche in uso oggi”. A scriverlo è l’Agenzia europea dell’Ambiente (Aea) in un report in cui ricorda che, dagli alimenti ai cosmetici, dalle vernici e ai tessuti, le sostanze chimiche sintetiche naturali e artificiali sono presenti nella vita di tutti i giorni, ma alcune possono danneggiare la salute e l'ambiente, anche in piccole quantità. In alcuni casi, poi, queste sostanze interagiscono, creando “cocktail chimici tossici”.
Secondo la valutazione a livello europeo dei fattori trainanti e dell'impatto dell'inquinamento chimico condotta dall'Aea e dall'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa), l’Ue ha fatto “molta strada” negli ultimi decenni per vietare – come l’amianto e policlorobifenili (Pcb) - le sostanze.
Si rischia dall'allergia alle malattie cardiovascolari al cancro
Tuttavia, “dal 1950 al 2000, il volume di produzione globale di sostanze chimiche è aumentato di oltre cinquanta volte e ogni giorno vengono registrate molte nuove sostanze chimiche in tutto il mondo”. In questo contesto, l’Aea ha sottolineato che l'esposizione a sostanze chimiche nocive, sia indoor che outdoor, può causare molti effetti sulla salute - tra cui malattie respiratorie e cardiovascolari, allergie e cancro - e che uno studio di biomonitoraggio umano su larga scala condotto tra il 2014 e il 2021 in cinque Paesi europei ha rilevato che almeno due pesticidi provenienti dall'agricoltura erano presenti nei corpi dell'84% dei partecipanti al sondaggio.
Allarme rosso per il bisfenolo A
“I livelli di pesticidi erano costantemente più alti nei bambini che negli adulti”, ha puntualizzato l’Aea, come riportato dall'agenzia Gea. Inoltre, i dati raccolti dallo stesso studio di biomonitoraggio umano dell'Ue hanno rilevato che fino al 100% delle persone che hanno partecipato da 11 Paesi dell'Ue erano probabilmente esposte al bisfenolo A oltre le soglie di sicurezza per la salute. “Ciò solleva notevoli preoccupazioni per la salute dell'intera popolazione dell'Ue” perché “il Bpa può danneggiare il sistema immunitario umano a dosi molto basse”. Tutto “ciò si aggiunge a una serie di effetti nocivi sulla salute umana precedentemente scoperti, come alterazioni endocrine, riduzione della fertilità e reazioni allergiche cutanee”.
Danni anche all'ambiente
L’Agenzia ha ricordato pure che l'inquinamento da pesticidi è uno dei principali fattori di perdita di biodiversità in Europa e che, in particolare, l'uso di pesticidi ha causato un calo significativo delle popolazioni di insetti, minacciando i ruoli critici che svolgono nella produzione alimentare, come l'impollinazione. In questa situazione, l’Ue “sta adottando misure per ridurre le sostanze chimiche”, ma “il passaggio verso l'inquinamento zero richiede anche che i prodotti siano progettati in modo più sicuro” con “fasi di progettazione pre-commercializzazione molto intense, incentrate sulla sicurezza del prodotto e sulla riduzione dei rischi”; con “requisiti minimi di prestazione per la sicurezza e la sostenibilità”; con “ambienti favorevoli all'adozione e all'attuazione di processi di progettazione sicuri e sostenibili”.
Infine, la Commissione europea ha adottato una raccomandazione sulla "progettazione sicura e sostenibile" per promuovere un quadro di riferimento per la valutazione della sicurezza e della sostenibilità dei materiali e delle sostanze chimiche, stabilendo una base comune. “Questo approccio può proteggere la salute dei cittadini europei e l'Ambiente e guidare l'innovazione per sostanze chimiche più sicure. Tuttavia, molte sostanze chimiche sono escluse da queste norme e i rischi associati al loro utilizzo rimangono sconosciuti. Insieme all'Agenzia europea per le sostanze chimiche, aiuteremo a monitorare i progressi verso gli obiettivi stabiliti dalla strategia dell'Ue sulle sostanze chimiche per la sostenibilità”, ha concluso l’Aea.
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