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Tfr: cos’è e come si calcola la liquidazione

Tutto quello che c’è da sapere quando si parla di trattamento di fine rapporto

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Un importo, calcolato per ogni anno di lavoro dipendente presso il medesimo datore di lavoro, che viene pagato alla cessazione del contratto come forma di “liquidazione”. Il Tfr (trattamento di fine rapporto) è uno degli elementi economici più importanti per il lavoratore nel momento in cui cessa la propria subordinazione nei confronti del datore, sia che si tratti di andata in pensione sia che si tratti di cessazione del rapporto lavorativo.

Cosa è il trattamento di fine rapporto e come si calcola

A definire cosa sia il Tfr è l’art. 2120 del codice civile che afferma che “In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto”. In pratica il datore accantona una certa somma che alla fine del contratto viene versata, in una o più soluzioni, al lavoratore.

Per quanto riguarda l‘ammontare, tutto dipende dallo stipendio percepito e dal periodo di tempo lavorato; il Codice civile evidenzia che “Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5. La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni”.

A contribuire alla formazione dell’ammontare non ci sono specifiche previste dal Codice che afferma che “Salvo diversa previsione dei contratti collettivi la retribuzione annua, ai fini del comma precedente, comprende tutte le somme, compreso l'equivalente delle prestazioni in natura, corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con esclusione di quanto è corrisposto a titolo di rimborso spese”.

Sulla base di questo principio è ciascun Contratto collettivo nazionale del lavoro a definire quali sono le voci della busta paga a contribuire alla costituzione del trattamento di fine rapporto. Se ad esempio, le voci formano un totale di 25mila euro per la composizione del Tfr, annualmente verranno accantonati circa 1850 euro che si sommeranno agli altri importi maturati più la rivalutazione.

In busta paga solitamente viene riportato l’importo di Tfr maturato mensilmente mentre risulta difficile che venga indicato l’ammontare complessivo.

Quando viene versato

Occorre in primo luogo distinguere il Tfr lasciato in azienda da quello destinato alla previdenza complementare gestita dall’Inps.

Nel primo caso la liquidazione di norma viene pagata entro 30 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro mentre, nel caso di previdenza complementare presso l’Inps le tempistiche possono variare in base dall’importo complessivo del Tfr.

Notizia tratta da ilgiornale.it
© Riproduzione riservata
13/08/2024 12:27:02


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