Luigi Marciano, risponde alle illazioni fatte da una funzionaria della Filcams di Arezzo
Probabilmente la sig.ra Marinari non ha le idee chiare sul significato di “unità sindacale”
La UILTuCS Toscana, per il tramite del proprio responsabile territoriale di Arezzo, Luigi Marciano, risponde alle illazioni fatte da una funzionaria della Filcams di Arezzo ed uscite ieri su alcuni media locali.
Ci duole; così esordisce Luigi Marciano – Responsabile territoriale di Arezzo per la UILTuCS Toscana - l’aver dovuto leggere sulla stampa affermazioni estemporanee come quelle fatte dalla sig.ra Marinari, funzionaria della Filcams-Cgil di Arezzo, in merito alla nostra non condivisione della diffida indirizzata all’istituto di vigilanza Fidelitas. Probabilmente la sig.ra Marinari, nuova nel settore, non ha le idee chiare su quale sia il significato di “unità sindacale”, confondendosi, purtroppo, con l’idea che non ci possano essere tra le organizzazioni sindacali, diversità di idee, di opinioni o, come in questo caso, di strategia. Ma davvero – ribadisce il responsabile della UILTuCS di Arezzo – Marinari ritiene che le diversità si superino, all’interno del sindacato come altrove, pensando che debba prevalere l’idea di chi ritiene di essere migliore o più grande di altri. La UILTuCS Toscana, la categoria della UIL che tutela le lavoratrici ed i lavoratori della vigilanza – prosegue Marciano – ritiene che fare azioni di tutela diverse non mini, così come non è mai accaduto sino ad ora, l’unità Sindacale e mi dispiace aggiungere che sono proprio dichiarazioni come quelle fatte nell’articolo che portano a stigmatizzare le differenze invece di enfatizzare la diversità come parte fondante di un sistema democratico.
Oltretutto, la diffida che noi – ribadisce Marciano - non abbiamo condiviso, si colloca all’interno dell’istituto di vigilanza ed in un settore, quello della vigilanza, dove già sono presenti sistemi di lavoro in deroga. Anche per queste ragioni, semplici quanto chiare, per la UILTuCS Toscana questa è una vicenda da gestire a livello individuale, se sarà necessario, consultando la propria rappresentanza sindacale interna, nonché le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti.
Sia chiaro, nulla contro l’azione fatta da Filcams e Fisascat, anche se non condivisa dallo scrivente, prosegue il Responsabile UILTuCS di Arezzo, ma semplicemente ritengo corretto affermare il diritto di ognuno, me compreso, a pensare ed agire in modo diverso da altri, poiché saranno le lavoratrici ed i lavoratori a definire se la nostra azione di tutela è positiva.
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