Alla Banca di Anghiari e Stia il lascito delle opere del Maestro Pietro Annigoni
La decisione da parte della vedova Rossella Segreto: 100 dipinti, 700 disegni e 500 sanguigne
Proprio alla soglia del 120° anniversario della fondazione, la Banca di Anghiari e Stia ha il piacere di ufficializzare la notizia di essere la beneficiaria di un importante lascito testamentario, quello di Rossella Segreto, vedova del Maestro Pietro Annigoni.
Recentemente, infatti, la Banca è venuta in possesso di un cospicuo numero di opere ed oggetti di Annigoni (1910-1988), uno dei protagonisti della storia dell’arte italiana del Novecento, conosciuto come il “pittore delle regine”, noto soprattutto per i suoi ritratti di personaggi famosi e per l’inconfondibile realismo del suo stile.
Il corpus comprende oltre 100 dipinti, alcuni di grande formato, 700 disegni, 500 sanguigne ed alcuni affreschi staccati, oltre a una serie di oggetti (tra cui il suo cavalletto di pittore) a lui appartenuti, che testimoniano la sua vita e la sua evoluzione di uomo e di artista.
Il legame della Banca con Annigoni affonda le sue origini a molti anni or sono, quando il Maestro, non originario del territorio ma fortemente legato al paese di Stia, realizzò il famoso “Fabbro” (disegno a sanguigna e carboncino, 1976) diventato logo della Biennale Europea di Arte Fabbrile che si tiene nel borgo dell’Alto Casentino. Sempre a Stia, dove il Maestro aveva una sua residenza, è posto un suo affresco nei pressi della Pieve di Santa Maria Assunta, raffigurante San Francesco con gli uccelli (la bozza preparatoria del disegno è di proprietà della Banca).
Il legame con la Banca non si è mai interrotto nel tempo e la vedova dell’artista – Rosa Segreto detta “Rossella” – venne ad Anghiari in occasione della mostra organizzata sui Macchiaioli nel 2015 ed ebbe modo di apprezzare le bellezze artistiche e paesaggistiche del nostro territorio, fino all’ultimo atto costituito dalla scelta di lasciare le opere del Maestro a quell’ente – la Banca di Anghiari e Stia appunto – in grado di garantirne la conservazione e la valorizzazione, promuovendone la conoscenza e lo studio.
L’arrivo di queste opere ad Anghiari qualifica ancora di più la Banca di Credito Cooperativo come mecenate e la loro collocazione all’interno della prestigiosa cornice di Villa Gennaioli contribuisce a rendere questa dimora una vera e propria “Casa delle arti”, aperta alla fruizione da parte dell’intera comunità.
Le opere e gli oggetti qui raccolti consentiranno inoltre di approfondire la conoscenza del Maestro, da parte di esperti e appassionati di arte contemporanea, avviando un percorso di ricerca volto a ricostruire la formazione umana e professionale dell’artista, nonché indagare le relazioni con le correnti, le tendenze e gli orientamenti pittorici più diffusi nel secondo Novecento.
L’esposizione che qui si inaugura comprende un primo nucleo di opere, in particolare una serie di Autoritratti (Autoritratto 1945, Autoritratto con basco e Autoritratto in maglietta bianca) che focalizzano l’attenzione sull’uomo Annigoni, oltre ad un dipinto che ritrae l’Interno dello studio, in cui operava.
Seguiranno successive esposizioni di altre opere, organizzate per percorsi tematici, con l’obiettivo di esplicitare, di volta in volta, i vari aspetti della sua esperienza pittorica.
L’apertura al pubblico è garantita – da oggi e per il primo trimestre 2025 – ogni quindici giorni, come da calendario prestabilito, ma sarà possibile anche organizzare visite su prenotazione, previa richiesta alla Banca.
L’esposizione di questo prezioso patrimonio, finalmente accessibile a tutti, non rappresenta solo il fiore all’occhiello del programma di celebrazioni del 120° anniversario della Banca, ma proseguirà negli anni a venire, a beneficio delle generazioni future.
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