Menopausa, non solo vampate: cosa fare contro secchezza vaginale e "nebbia mentale"
La menopausa dura in media 30 anni
Menopausa. Già soltanto la parola incute un certo timore, sarà per quel “meno” davanti che ogni donna è naturalmente portata a contrapporre a un “più” dell’età dell’oro, quella della gioventù o comunque dell’età fertile. E come se non bastasse, l’altra parola che si associa immediatamente alla menopausa è “vampate” (leggi qui), che è uno dei sintomi più diffusi e invalidanti di questa fase della vita di ogni donna.
Menopausa? Niente panico
Ma non bisogna farsi prendere dal panico né dalla depressione. Perché grazie alla ricerca scientifica e farmacologica oggi la menopausa può essere considerata una seconda primavera femminile: “Un’età in cui ci si può prendere veramente cura di sé stesse, darsi degli obiettivi e considerare il futuro non come un qualcosa di predestinato ma come qualcosa da creare, ribellandosi al presente”. Le parole della coach Alessandra Bitelli, una delle ospiti all’incontro che “VediamociChiara”, il sito sulla salute al femminile battezzato 10 anni fa da Maria Luisa Barbarulo, ha organizzato nei giorni scorsi a Roma, sono illuminanti e aiutano ad accettare un cambiamento inevitabile ma non per questo foriero solo di problematiche.
Le donne sono in menopausa in media per 30 anni
La verità è che la menopausa è una fase della nostra esistenza che può essere anche molto bella e che, con l’allungarsi della vita, dura in media 30 anni. Per cui se ci sono delle conseguenze fastidiose vale la pena combatterle piuttosto che accettarle con rassegnazione. Per prima cosa è necessario fare chiarezza su quelli che sono i tanti piccoli problemi che la menopausa porta con sé. “In genere quando una donna va dalla ginecologa tende a dichiarare come sintomi soltanto le vampate”, ha raccontato la ginecologa Manuela Farris. “Ma di sintomi ce ne sono tanti altri, come i disturbi del sonno, l’irritabilità, la smemoratezza e la mancanza di concentrazione. Si tratta di disturbi che sono direttamente collegati alla carenza di ormoni ma che possono anche essere avvisaglie di problemi di altro genere, come ad esempio del malfunzionamento della tiroide. Ecco perché è importante rivolgersi al medico e parlarne. I rimedi ci sono”.
Il primo rimedio: cambiare stile di vita
Il primo rimedio e anche uno dei più importanti è cambiare lo stile di vita, sintetizzato da Maria Luisa Barbarulo così: “Mangiare meno e muoverci di più”. Già, perché se il girovita tende inevitabilmente ad aumentare così come la voglia di zuccheri a salire, è altrettanto vero che si può puntare su un’alimentazione meno ricca, su una maggiore idratazione (la carenza ormonale porta a perdere liquidi) e rinunciare a qualche peccato di gola. Così come è vero che la famosa camminata veloce quotidiana di almeno mezz’ora aiuta a mantenere attivo il metabolismo e a bruciare grassi.
La terapia ormonale sostitutiva
Tra i rimedi un capitolo a parte è rappresentato dalla terapia ormonale sostitutiva, la cosiddetta Tos, capace di integrare nell’organismo l’estrogeno e il progesterone ma “che deve essere indossata da ogni donna come un abito di sartoria”, ha ammonito ancora la ginecologa Manuela Farris, “perché ogni donna è diversa dalle altre. E quindi è assolutamente necessario rivolgersi al proprio medico. Inoltre tutti gli ultimi studi dimostrano che gli estrogeni hanno un effetto positivo sul cervello e quindi anche sulla protezione dalla demenza senile (leggi qui ). E in caso di controindicazioni si possono utilizzare vari integratori, come i precursori della serotonina, da prendere però sotto controllo da parte del medico e non del farmacista perché il dosaggio fa la differenza”.
La secchezza vaginale: come contrastarla
Un altro problema particolarmente sentito durante la menopausa è la secchezza vaginale, che rende difficile la vita sessuale in un’età avanzata. Ma non bisogna assolutamente arrendersi a questo fastidioso disturbo: ci sono tanti trattamenti, dal laser vaginale alla biostimolazione e anche un trattamento farmacologico non ormonale, per contrastarla. Soprattutto perché come ha ricordato la sessuologa Roberta Rossi “la sessualità over 60 è uno dei pilastri della longevità. Avere una vita sessuale attiva, giocare con la fantasia e restare curiose, aiuta a rimanere sane e a vivere più a lungo. Fino a pochi anni fa parlare della vita sessuale nella terza età era quasi un tabù. Oggi per fortuna le cose sono cambiate e anche il calo del desiderio, un altro compagno di strada della menopausa, può venire efficacemente contrastato”.
Zuccheri no, con una eccezione
Infine, una buona notizia per le più golose che arriva per bocca della nutrizionista Giorgia Attioli: “Se è vero che gli zuccheri vanno limitati al massimo, dieci grammi di cioccolata amara la sera non può negarceli nessuno”.
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