Gli operai metalmeccanici scendono in piazza: sono a rischio seimila posti di lavoro
A preoccupare sono il ricorso massiccio alla cassa integrazione
Sono stati circa 70 i lavoratori che con bandiere e striscioni, hanno preso parte al presidio organizzato da Cgil e Fiom in piazza Matteotti a Umbertide. A preoccupare il sindacato è la situazione in cui versano le imprese presenti nel territorio altotiberino e della provincia di Perugia, colpite dalla crisi, nata a livello europeo e che ha avuto ricadute fortissime anche nel territorio umbro. Gli effetti della crisi a livello provinciale, come affermano dal sindacato, rischiano di essere drammatici, con migliaia di posti di lavoro a rischio. La situazione, attualmente, è tutt’altro che rosea. A preoccupare sono il ricorso massiccio alla cassa integrazione e la situazione dei lavoratori interinali, che in questo momento risultano i più colpiti. Per questo motivo Cgil e Fiom chiedono a gran voce alle istituzioni locali e al governo centrale misure mirate per la salvaguardia dell’automotive. Il segretario della Fiom di Perugia, Marco Bizzarri dichiara: “Stimiamo un rischio intorno ai 5mila o 6mila posti di lavoro. Chiediamo che si colmi un gap di ritardo che si è accumulato nel tempo in un settore che ora versa in una condizione drammatica. Nel nostro Paese siamo passati dalla capacità di costruire 1,5 milioni di macchine alle circa 350mila del 2024. In questo territorio c’è un’emergenza lavoro che si sente tantissimo. Partiamo da qui per avanzare delle proposte che siano in grado di risolvere la situazione”.
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