Lista di Comunità Bibbiena: le criticità del Piano Triennale delle Opere Pubbliche
"Questa amministrazione continua a posticipare i problemi invece di risolverli"
Durante lo scorso consiglio comunale, abbiamo espresso il nostro voto contrario ai documenti relativi al bilancio 2025-2027. Pur avendo ribadito in aula le nostre motivazioni – dal disaccordo di fondo con il programma di mandato dell’amministrazione alla scarsa concretezza delle proposte – è fondamentale approfondire alcune criticità emerse dall’analisi del Piano Triennale delle Opere Pubbliche (PTOP).
Un elemento che colpisce sfogliando il PTOP è la costante presenza di progetti che, anno dopo anno, vengono spostati nel tempo senza mai vedere una reale attuazione. Prendiamo ad esempio la riqualificazione degli stadi comunali: questi interventi compaiono nei piani triennali sin dal 2022 - forse anche prima, non siamo andati oltre - , ma i lavori previsti continuano a essere posticipati: dal 2024, ora li troviamo programmati per il 2027, in una rincorsa che sembra non avere fine.
Lo stesso schema si ripete per la copertura delle scale mobili e per interventi fondamentali come la messa in sicurezza degli impianti antincendio delle strutture scolastiche o l’adeguamento sismico della biblioteca comunale. È inevitabile chiedersi: qual è il senso di mantenere queste voci nei piani, quando appare evidente che non ci sono risorse né la volontà di concretizzarle? L’impressione, purtroppo, è che si tratti più di un’operazione di immagine, utile a “gonfiare” la programmazione per offrire titoli ad effetto per la comunicazione dell’amministrazione che può così vantare progetti per milioni e milioni di euro, che di un reale piano strategico per il territorio.
Un caso emblematico è quello dei 5 milioni di euro previsti per la rigenerazione urbana della Ex-Sacci - un edificio privato, ci preme ricordarlo -.
Nonostante la mancanza di fondi o fonti di finanziamento certe questo progetto continua a occupare già da diversi anni spazio nel PTOP. È difficile non leggere questa scelta come un’operazione propagandistica, destinata più a impressionare che a portare risultati concreti.
Accanto a ciò che viene continuamente rimandato, spiccano le assenze di interventi fondamentali per la nostra comunità. Non c’è traccia del recupero del Cinema Sole, del convento di San Lorenzo o di strutture comunali abbandonate come il centro visite di Serravalle e il CIAF di Soci. Manca qualsiasi riferimento anche a interventi per le infrastrutture del centro storico di Bibbiena, nonostante le condizioni critiche già da anni del lastricato.
Insomma, il bilancio 2025-2027 appare come un esercizio privo di coerenza e strategia, incapace di affrontare le reali necessità del territorio. Non solo mancano interventi significativi, ma anche quelli previsti sembrano destinati a rimanere sulla carta, mentre le attività che attengono alle funzioni fondamentali ed obbligatorie di un comune - ad esempio quelle relative all'ambito sociale - vengono promosse come atti di iniziativa politica.
Questa amministrazione continua a posticipare i problemi invece di risolverli, preferendo gravare sulle tasche dei cittadini con aumenti come quello recentemente deliberato dell’IMU, piuttosto che cercare risorse alternative o progettare interventi sostenibili.
Di fronte a questa situazione, vogliamo comunque approcciarci al nuovo anno con ottimismo. Rimarremo vigili sull’operato dell’amministrazione, evidenziando criticità e proponendo soluzioni che rispondano realmente ai bisogni del territorio. La nostra speranza è che il 2025 possa segnare un cambio di passo, con interventi finalmente concreti e utili per la comunità. Tuttavia, non possiamo ignorare i segnali preoccupanti che emergono da questa programmazione: non vorremmo che anche l’ottimismo debba slittare, anno dopo anno.
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