"No al fotovoltaico a tutti i costi": l'incontro alla sala polivalente di Promano
Il progetto prevede di realizzare un impianto su 14 ettari di terreno agricolo
L’incontro pubblico tenutosi ieri sera presso la sala polivalente di Promano, alla presenza di circa 60 persone dei paesi di Promano, Coldipozzo, Cornetto, Cinquemiglia, San Maiano, Santa Lucia e dal vicinissimo comune di Montone insieme alla partecipazione dei sindaci, rispettivamente Luca Secondi del comune di Citta di Castello e Mirko Rinaldi del Comune di Montone assieme al Vicesindaco David Gonfia e l’assessore Sara Volpi ed i consiglieri Brunelli Roberto, Fabio Bellucci, del comune di Citta di Castello, i referenti delle associazioni ed alcuni gestori di strutture ricettive della zona, ha acceso i riflettori su un tema sempre più caldo: l’impatto delle grandi installazioni fotovoltaiche sul territorio. La proposta di un’azienda di realizzare un impianto su 14 ettari di terreno agricolo, sottraendolo così all’attività agricola e deturpando un paesaggio di pregio, ha innescato un’ondata di proteste da parte dei cittadini. Sette paesi, uniti da un fronte comune, hanno espresso un no categorico al progetto. “Non vogliamo la speculazione a discapito della collettività” ha dichiarato Ceccagnoli Michele partecipante all’incontro, sottolineando come l’iniziativa, pur presentandosi come una soluzione sostenibile, comporti in realtà un grave danno all’ambiente e all’economia locale. L’incontro ha offerto l’opportunità di un ampio dibattito, durante il quale sono emerse le preoccupazioni dei cittadini riguardo all’impatto visivo dell’impianto, alla perdita di suolo fertile, alla riduzione della biodiversità, alle garanzie che la società proponente promette ed alla svalutazione del territorio e delle infrastrutture circostanti. Molti hanno sottolineato come l’energia rinnovabile sia fondamentale, ma che questa non debba avvenire a scapito del territorio e delle comunità locali. In contrapposizione al modello proposto dall’azienda, i cittadini hanno avanzato l’ipotesi di promuovere la creazione di comunità energetiche rinnovabili (cosiddette CER). Queste realtà, basate sulla partecipazione attiva dei cittadini, permetterebbero di produrre energia pulita in modo diffuso, valorizzando il territorio e creando benefici economici per tutta la comunità. “Le comunità energetiche rappresentano un’opportunità unica per coniugare la produzione di energia rinnovabile con la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sociale”, ha affermato Fabio Fortuni. “Investire in questo modello significa puntare sul futuro, sulla partecipazione e sulla sostenibilità” ha proseguito Raffaele Rosi. L’incontro ha dimostrato come la comunità sia pronta a farsi sentire e a difendere il proprio territorio. Le amministrazioni comunali di Città di Castello e Montone si sono impegnate a valutare attentamente le proposte emerse e a promuovere un confronto costruttivo con tutti gli attori coinvolti pur rimanendo ferme dalla parte dei cittadini nella tutela del territorio e dell’ambiente riguardo le grandi installazioni fotovoltaiche. La vicenda ha dimostrato come la transizione energetica non possa prescindere da un ampio coinvolgimento dei cittadini e da una valutazione attenta degli impatti sul territorio. La comunità ha lanciato un messaggio chiaro: vogliamo un futuro sostenibile, ma non a qualsiasi costo.
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