Il grande mistero di Moana Pozzi: Eva Henger riaccende i dubbi sulla morte
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In un'intervista fa tremare le fondamenta di una verità data per acquisita
"La sera prima parlava di aver recuperato cinque chili." Una frase apparentemente innocua, sussurrata al telefono, che oggi risuona come un inquietante presagio nel mistero che avvolge la morte di Moana Pozzi. A pronunciarla è Eva Henger, che in un'intervista al Corriere della Sera fa tremare le fondamenta di una verità data per acquisita da quasi trent'anni.
Il mistero sulla morte - Se per anni si è alimentata la teoria che Moana fosse ancora viva, nascosta in qualche paradiso tropicale dopo aver orchestrato la propria morte, la Henger prende le distanze da questa suggestiva ipotesi. Tuttavia, le sue rivelazioni non fanno che alimentare il alone di mistero che circonda la scomparsa dell'iconica attrice.
Quella frase di Schicchi che pesa - Secondo la Henger, la vera data della morte di Moana sarebbe da collocare circa un anno dopo quella ufficiale del 15 settembre 1994. A sostegno di questa teoria, riporta un episodio rivelatore: quando propose a Riccardo Schicchi di commemorare il secondo anniversario della scomparsa, lui si lasciò sfuggire un'affermazione sorprendente: "No, tanto non è questa la data."
La scelta di morire - Eva Henger dipinge uno scenario in cui Moana, consapevole della malattia (un tumore) che la stava consumando, avrebbe scelto di "morire" pubblicamente prima del tempo, per poter affrontare gli ultimi mesi della sua vita lontano dai riflettori che l'avevano sempre accompagnata. Un ultimo atto di controllo sulla propria immagine, coerente con la personalità di una donna che aveva fatto della propria vita un'opera d'arte.
Nuovi scenari - Il mistero Moana, dunque, si arricchisce di un nuovo capitolo. E mentre le leggende sulla sua presunta vita in qualche angolo remoto del mondo continuano a circolare, questa nuova testimonianza apre scenari finora inesplorati sulla fine di una delle figure più enigmatiche dello spettacolo italiano.
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