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Affidato l’incarico di progettazione per la passerella ciclopedonale sul fiume Arno

Il lavoro è stato assegnato all'ATI con capogruppo l’Ingegner Salvatore Giacomo Morano

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È stato presentato questa mattina il raggruppamento temporaneo di professionisti che si è aggiudicato la gara europea per la realizzazione della passerella ciclopedonale sul fiume Arno, in corrispondenza del ponte Ipazia d’Alessandria. L’opera è prevista dalla convenzione relativa alla terza corsia dell’autostrada A1, nel tratto compreso tra i caselli di Incisa e Valdarno, ed è finanziata da Autostrade per l’Italia con un importo di 6 milioni di euro. A questa somma si aggiungono ulteriori 700mila euro destinati a interventi di consolidamento delle pile del ponte Ipazia, il cui progetto definitivo è già stato redatto dal Consorzio di Bonifica Alto Valdarno.

La passerella ciclopedonale, destinata a pedoni e ciclisti, consentirà un collegamento sicuro tra l’Oltrarno e il centro di San Giovanni Valdarno, rispondendo così a una richiesta storica dei residenti del quartiere.

Il gruppo di progettisti che curerà la realizzazione dell’opera è guidato dall’ingegner Salvatore Giacomo Morano, docente incaricato del corso “Teoria e progetto di ponti” presso l’Università di Firenze. Al suo fianco operano sei mandanti esperti: C.S.I.A. di Lorenzo Domenichini, ingegnere e professore ordinario in pensione dell’Università di Firenze nel settore “Strade, ferrovie ed aeroporti”; 101 Progetti architettura e ingegneria; Idrogeo Service S.R.L.; l’architetto Enrica Campus; Florentecnica S.R.L. e H.S. Ingegneria S.R.L.

“La passerella ciclopedonale che collegherà l’Oltrarno al centro storico cittadino – dichiara il sindaco Valentina Vadi – rappresenta senza dubbio una delle opere strategiche di questo e del precedente mandato amministrativo. La sua realizzazione sarà possibile grazie ai 6 milioni di euro che Autostrade per l’Italia ha destinato al nostro Comune come compensazione per il passaggio della terza corsia autostradale. Inoltre, grazie alla collaborazione tra il Comune e la Regione Toscana – che colgo l’occasione per ringraziare nuovamente – siamo riusciti, nel 2019, durante un tavolo al Ministero, a ottenere un accordo che ha reso l’intervento indipendente dalla tempistica di realizzazione della terza corsia. Questo ci consente di programmare i lavori secondo le nostre esigenze. La richiesta di una passerella sull’Arno arriva da lontano: il quartiere Oltrarno domanda da anni un collegamento ciclabile con il resto della città, in particolare con il centro storico, e finalmente questa esigenza potrà concretizzarsi. Abbiamo concluso l’iter relativo all’individuazione dello studio professionale che si occuperà della progettazione dell’opera, e il lavoro è stato affidato al raggruppamento temporaneo guidato dall’ingegner Salvatore Giacomo Morano. Siamo particolarmente soddisfatti di vedere che questo progetto sta prendendo forma e che sarà realizzato contestualmente al consolidamento delle pile del ponte Ipazia. Nei prossimi anni, con un cantiere che partirà solo dopo la conclusione dell’intervento su Lungarno Don Minzoni, per evitare eccessivi disagi alla cittadinanza, si arriverà finalmente alla costruzione della tanto attesa passerella ciclopedonale per il quartiere Oltrarno”.

Ai progettisti è stato richiesto di proporre una soluzione in grado di integrare la nuova infrastruttura con un miglioramento strutturale del ponte esistente, prestando particolare attenzione all’inserimento paesaggistico e al rapporto con le aree circostanti.

“L’intervento – sottolinea l’ingegner Salvatore Giacomo Morano – dovrà rispondere alle necessità funzionali che l’Amministrazione ci impone: dovrà essere una passerella ciclopedonale idonea al traffico che deve sostenere. Ci saranno quindi due percorsi pedonali, ampliati rispetto a quelli attuali, che si affiancheranno alla carreggiata. Nel contempo provvederemo a risolvere qualche piccolo problema viario che attualmente si incontra in uscita dal ponte. Infine, non meno importante, insieme ai lavori sulla passerella verranno eseguiti una serie di interventi anche sul ponte stradale che sarà messo nelle migliori condizioni per affrontare gli anni a venire”

Sono pervenute 22 candidature, ciascuna con una proposta distinta. La commissione ha premiato l’idea che prevede il consolidamento statico e miglioramento sismico del ponte Ipazia, garantendone la piena fruibilità futura. Il raggruppamento temporaneo guidato dall’ingegner Morano ha proposto un ampliamento dell’attuale struttura portante del ponte, che consentirà la realizzazione di un nuovo collegamento ciclopedonale tra le due sponde dell’Arno.
L’idea prevede la demolizione degli attuali marciapiedi e la costruzione di due nuovi percorsi ciclopedonali in struttura metallica, di larghezza significativamente maggiore rispetto agli attuali. I nuovi percorsi raggiungeranno infatti i due metri e mezzo, quasi il doppio della dimensione attuale. Sono inoltre in fase di valutazione nuove modalità di accesso al ponte come una rotatoria sul Lungarno Guido Reni di fronte alla casa di riposo Masaccio.

“La caratteristica principale dell’idea progettuale – spiega l’architetto Paolo Pinarelli, responsabile unico del procedimento – secondo gli obiettivi assegnati in sede di gara, è quella di combinare un attraversamento ciclopedonale dell’Arno con il risanamento e il consolidamento del ponte Ipazia d’Alessandria. Con questo progetto si mettono dunque a fuoco due risultati: l’attraversamento e il consolidamento, con l’obiettivo di prolungare la vita residua di un ponte così importante. A questo aggiungo, da architetto, che sebbene il ponte sia un manufatto tipicamente ingegneristico, vi è anche una valenza urbanistica: l’attraversamento ciclopedonale diventa una sorta di belvedere sull’Arno. I cittadini potranno fermarsi, affacciarsi e godere del panorama di quel tratto di fiume compreso tra i due ponti, che è uno dei più interessanti e sul quale si stanno concentrando anche altri interventi dell’amministrazione, dai consolidamenti delle sponde fino al progetto sul Lungarno, che partirà l’anno prossimo”.

“Una road map piuttosto complessa – aggiunge la responsabile dei lavori pubblici del comune di San Giovanni Valdarno Lucia Ermini – non solo dal punto di vista della ricerca dei finanziamenti svincolati dai fondi che Autostrade metteva a disposizione per la terza corsia, ma anche dal punto di vista tecnico. L’iter è partito da lontano: dalle indagini preliminari sul ponte, fino alla ricerca del progetto originario, realizzato nel primo dopoguerra. Una ricerca durata quasi un anno. Alla fine, siamo riusciti a trovarlo nell’archivio dei finanziamenti postbellici. Recuperare quel progetto ha significato avere la certezza della fattibilità dell’intervento. E anche la gara di progettazione è stata in realtà molto articolata perché si trattava di ricercare l’offerta economicamente più vantaggiosa su 22 proposte. Ora, finalmente, con l’affidamento dell’incarico di progettazione si fa concreta la realizzazione del progetto”.

Le prossime fasi prevedono lo sviluppo operativo del progetto e la pianificazione delle attività di cantiere. Una volta acquisiti i pareri degli enti competenti, si procederà all’affidamento dei lavori, che inizieranno solo al termine dell’intervento su Lungarno Don Minzoni - e quindi a partire dal 2027 - così da ridurre al minimo i disagi per la cittadinanza.

Redazione
© Riproduzione riservata
12/06/2025 15:10:41


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