"L'ospedale della Fratta diventi un centro di eccellenza per la salute delle donne"

Casucci: "Bisogna puntare su una vocazione chirurgica specifica per gli ospedali territoriali"
“Ho rilanciato la mia proposta, depositando un atto in Consiglio regionale, affinché l’ospedale “Santa Margherita de La Fratta” di Cortona diventi un centro di eccellenza per la salute delle donne, con percorsi dedicati alla procreazione medicalmente assistita ma anche alla chirurgia della mammella, passando per la riabilitazione post operatoria o per le patologie del pavimento pelvico.”
Ad affermarlo è il consigliere regionale di Noi Moderati, Marco Casucci.
“Abbiamo seguito il dibattito che negli ultimi giorni si è svolto a Cortona in materia di sanità. Siamo ben consapevoli delle difficoltà che riguardano il reparto di Ortopedia, la cui apertura è garantita a “singhiozzo”, in quanto il reparto resta chiuso a partire dalle 20 di venerdì pomeriggio e i giorni di sabato e domenica. Ce ne siamo fatti carico più volte nel corso del tempo incontrando, in questi anni, l’ex direttore generale D’Urso ed il nuovo dg Torre, nonché l’assessore regionale Bezzini proprio per affrontare in modo costruttivo le prospettive per il futuro dell’ospedale cortonese– ricorda Casucci -. Negli anni abbiamo presentato una serie di interrogazioni per risolvere le problematiche del presidio sanitario ma abbiamo deciso di passare ad una fase successiva, quella della proposta.”
“Crediamo fondamentale una connessione, sempre più stretta, tra gli ospedali di vallata, tra cui quello di Cortona, e l’ospedale San Donato di Arezzo – spiega Casucci -. Bisogna puntare su una vocazione chirurgica specifica per gli ospedali territoriali, con un duplice obiettivo: rendere più attrattivi gli ospedali territoriali e decongestionare il San Donato, riducendo le liste d’attesa. Per questo chiediamo che La Fratta diventi un centro di eccellenza per la cura della salute delle donne.”
“Nel tempo l’ospedale de La Fratta ha, purtroppo, continuato a palesare le medesime problematiche, in particolare la mancata attivazione del modulo di sub intensiva, che sarebbe indispensabile per l’effettuazione di interventi di un certo rilievo – dice il consigliere regionale -. Ritengo che la sanità non abbia colore politico, non dovrebbe dare luogo a nessuna strumentalizzazione e auspico che si pongano le basi, confrontandoci nel merito delle proposte, per un futuro più sereno dell’ospedale de La Fratta.”
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