Rubrica Lettere alla Redazione
L'arredo urbano il grande assente a Sansepolcro

Quello presente é di qualità scarsa per non dire orribile
Qualche giorno fa nel chiostro della Cattedrale si è svolto un incontro che parlava di cosa successe nei giorni prima e successivi della distruzione della Torre di Berta da parte delle truppe tedesche in ritirata 81 anni fa.
Si è parlato della bellezza della torre unica nel suo genere isolata in una piazza, della sua vetusta età e di come i borghesi amassero questo monumento. Credo che in ogni casa del borgo ci sia una qualsivoglia effige di questa torre.
Si è parlato di bombe cadute per il corso, della distruzione di Porta del Ponte a mio avviso la più bella almeno dalle foto.
Il tutto raccontato con maestria e un pizzico di commozione anche da parte di chi ascoltava in silenzio le letture, ma in quel momento ho pensato ad oggi al nostro borgo che ha perso la sua caratteristica di città medioevale ma seppur nel tempo tra terremoti anche distruttivi e guerre ha ancora tanto da dare ai cittadini e turisti nei suoi scorci nelle sue piazze nei suoi vicoli nelle sue chiese e palazzi.
I nostri avi ci hanno regalato una città da amare e non da sciupare come per decenni però si è fatto, dal dopoguerra ad oggi però questo amore per il bello è scemato un po’, distruzioni di mura medicee, costruzioni di case nel centro storico non proprio consone, asfaltatura delle strade in pietra, e tante altre cose che basta andare in giro per vederne a sufficienza.
Ed oggi? Credo che oggi si tocchi il fondo in questo campo. L'arredo urbano il grande assente o meglio il grande presente ma di qualità scarsa per non dire orribile. E non solo per colpa di chi deve acquistare tali arredi ma vigilare e far rispettare i regolamenti che ci sono ma anche di noi cittadini che come vediamo non ci adeguiamo al contesto. Basta passare per il nostro corso o in altre strade adiacenti per vedere fioriere di tutti i tipi, tavoli e sedie dei bar e ristoranti di tutti i tipi, ombrelloni e tende una diversa dalle altre i vari arredi di piazza e via Aggiunti pagati da noi centinaia di migliaia di euro sparsi alla rinfusa qua e là senza una logica e gusto, fatto tanto per riempire buchi. Piante secche ovunque per arrivare poi alla ciliegina sulla torta.
Si la ciliegina sulla torta non poteva mancare e lo sapete qual è?
A Porta del Ponte sono arrivati i nuovi lampioni autostradali si cari borghesi dei lampioni che faranno rivoltare sulle loro tombe i nostri più illustri concittadini senza fare i nomi che tanto sapete chi sono. Lo stesso Beato Dotti sepolto nella chiesa dei Servi avrebbe qualcosa da dire a quella suprema intelligenza che ha avuto la bella idea di inserire nel centro storico tale porcheria di lampione offensivo e brutto ,Brutto anche in una superstrada figuriamoci in un centro storico. E tutti quei bei lampioni sempre pagati da noi ,quelli lungo le mura quelli in stile ottocentesco dove sono finiti? che fine faranno compresi quelli acquistati per ultimi? Mi auguro che in Piazza Dotti non vengano sistemati tali pali perché allora vorrebbe dire che proprio alla nostra città non si vuole bene davvero.
Mi si viene a dire che le normative sulle strade e parcheggi prevedono tali lampioni ma non sta così. Forse sì ma con lampioni più dignitosi per un centro storico e ce ne sono a bizzeffe di lampioni più belli nei centri storici vicini a noi ma quando uno non sente e non vede le cose non si risolveranno mai.
Le norme che regolano l'illuminazione pubblica sono dettate da norme UNI 13201 sostituite dalla norma UNI11248 ma che non obbligano a sistemare tali brutti pali. Infatti per i centri storici e qui siamo dentro le mura urbiche (anche se Porta del Ponte non si può dire bella) dunque siamo in pieno centro storico e .la norma prevede: non ci sia impatto negativo dell'ambiente con considerazioni specifiche per preservare il contesto storico, evitare l’impatto negativo sull’ambiente urbano.
Valorizzare l’aspetto storico con APPARECCHI DISCRETI (qui siamo di fuori)
Evitare effetto freddo e adottare luci a bassa temperatura di colore.
Se fosse tutto vero che su strade e parcheggi si devono adottare i sistemi più idonei per la sicurezza pubblica allora quello che viene fatto ora è da cambiare almeno per molte strade di Sansepolcro dove spesso si vedono lampioni da presepio e non come viene detto per la sicurezza. Un caso su tutti Via Visconti e Tiberina sud sono due belle strade da presepio e non illuminate a dovere. Ma questa è un’altra storia.
Che dire? io direi POVERO BORGO come diceva un vecchio campanaro scomparso qualche anno fa quando vedeva dei lavori" fatti di notte" poi rivisti di giorno e chiaramente fatti male e diceva anche che non c’è speranza per questa città se non gli si vuol bene.
Bruno Tredici
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