"Dal dileggio alla gogna: così si tratta il dissenso a Sansepolcro"

Il Pd e il gruppo consiliare di nuovo sulla questione del Generale Vannacci
Con il suo ultimo post, il gen. Vannacci conferma di non voler entrare nel merito delle critiche ricevute, scegliendo invece la via dell’insulto personale e delle metafore da palestra per attaccare una consigliera comunale.
Preoccupa il silenzio del sindaco e della giunta: gli amministratori locali non rispondono alle osservazioni dei cittadini e lasciano che a farlo sia un europarlamentare esterno al contesto comunale.
Il linguaggio utilizzato – fatto di capriole, cavalline e sfottò – abbassa il livello del dibattito politico e svilisce il ruolo delle istituzioni. Una consigliera comunale ha espresso un’opinione legittima: si poteva replicare con argomenti; invece, si è scelta la gogna social, esponendola a insulti e dileggio.
A ciò si aggiunge un fatto gravissimo: Sansepolcro è salita alle cronache nazionali non per le sue tradizioni o per la forza della sua comunità, ma per l’oltraggio avvenuto in Consiglio comunale, con il gesto della X Mas – simbolo della Repubblica Sociale – davanti al gonfalone di una città decorata al valor civile per la Resistenza.
La verità è che la consigliera Alice Bricca non si è “schiantata”, come sostiene l’ex generale. Ha invece avuto il coraggio di dire ciò che molti pensano e che altri scelgono di tacere.
Il rispetto delle istituzioni non si misura con gli applausi a un convegno, ma nella capacità di ascoltare e rispondere con argomenti, senza insultare chi dissente.
Riteniamo inaccettabile il silenzio dell’Amministrazione e dei partiti che compongo questa maggioranza, abbiano un minimo di coraggio e condannino questi gravi atti al limite dell’incostituzionalità.
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