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Nasce “Energia al Futuro”, la prima Comunità Energetica Rinnovabile di Arezzo

Il progetto prevedrà ora una fase di confronto con il mondo della politica

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Al via l’esperienza di “Energia al Futuro”, la prima CER - Comunità Energetica Rinnovabile di Arezzo.  Il progetto, promosso dalla Casa dell’Energia, è finalizzato a proporre un nuovo modello di gestione sostenibile basato sulla produzione e condivisione di energia da fonti rinnovabili, andando a efficientare costi e consumi per procedere verso un futuro all’insegna di autonomia, solidarietà e rispetto dell’ambiente. I primi passi sono stati mossi lo scorso aprile con la registrazione dell’associazione “Energia al Futuro” all’Agenzia delle Entrate e, in breve tempo, la comunità ha raccolto oltre cento adesioni tra cittadini e imprenditori, con modalità e finalità di questo percorso di transizione ecologica che sono stati presentati in occasione dell’ultima edizione dell’Eco-Logico Festival. «L’associazione - ricorda il presidente e cofondatore Fabio Mori, - nasce senza scopo di lucro con l’obiettivo di promuovere un modello innovativo di gestione collettiva dell’energia. Le Comunità Energetiche si basano infatti sull’esigenza di gestire l’energia dal basso, a partire dall’utente finale e dal piccolo imprenditore, costruendo una rete capace di realizzare impianti sul territorio e di favorire lo scambio di risorse tra i soci».

Lo statuto di “Energia al Futuro”, approvato dall’assemblea dei soci e consultabile presso la Casa dell’Energia, è fondato su tre principi fondamentali: tutela ambientale, transizione energetica e sostegno alla comunità locale. Il modello giuridico è semplice, accessibile e privo di burocrazia, aperto a tutti i cittadini con un’utenza domestica o aziendale con l’ambizione di portare un contributo alla lotta contro la povertà energetica che colpisce oggi oltre due milioni di famiglie in Italia e l’8% della popolazione europea. La Comunità Energetica Rinnovabile aretina ha già individuato le proprie cabine primarie di riferimento da cui operano i soci produttori (i cosiddetti “prosumer”) che mettono in condivisione l’energia con i “consumer”, cioè con i soci che non dispongono di propri impianti rinnovabili. L’ambizione sarà ora di installare impianti fotovoltaici all’interno della rete capaci di generare fino a un megawatt di potenza per ogni cabina primaria, andando così concretamente a ottimizzare i benefici economici per tutti i partecipanti. “Energia al Futuro”, dunque, candida Arezzo a diventare un modello virtuoso di transizione energetica e cittadinanza attiva dove la collaborazione tra pubblico e privato possa diventare la chiave per costruire un futuro più verde e indipendente. «Il tema della transizione energetica e, di conseguenza, della Comunità Energetica Rinnovabile - conclude Mori, - dovrà essere oggetto di confronto con le forze politiche in vista delle elezioni comunali del 2026. La politica non può più prescindere da un modello di sviluppo sostenibile e da un sostegno concreto a cittadini e imprese, oggi messi in difficoltà dai costi energetici. Dopo dieci anni di lavoro alla Casa dell’Energia, l’impegno continuerà nel promuovere una comunità più consapevole, solidale e sostenibile».

Redazione
© Riproduzione riservata
30/10/2025 09:55:49


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