Quattro istituzioni ricordano Alberto Fatucchi a 100 anni dalla sua nascita

Lunedì 15 dicembre, alle ore 17:00, nella sede dell’Accademia Petrarca in via dell’Orto ad Arezzo, sarà ricordato il professor Alberto Fatucchi, a 100 anni dalla sua nascita, avvenuta il 19 settembre 1925 a Partina, nel comune di Bibbiena.
L’evento, dal titolo “In ricordo del professor Alberto Fatucchi, nel centenario della nascita (1925-2017)”, è organizzato dalla Società Storica Aretina congiuntamente con l’Accademia Petrarca, la Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti e il Rotary Club Arezzo, tutte istituzioni delle quali Alberto Fatucchi fece attivamente parte.
Dopo i ‘saluti’ dei Presidenti delle quattro istituzioni, seguiranno gli interventi dei professori Carlo Citter (Università di Siena), Giulio Firpo (Accademia Petrarca), Pierluigi Licciardello (Università di Bologna) e Claudio Santori (Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti), volti ad illustrare la figura e l’opera del celebre professore.
È giusto e doveroso ricordare Alberto Fatucchi, in questo centenario della sua nascita. Un brillante studioso, ma anche un ottimo docente nei licei, un cittadino amante della democrazia e della libertà, impegnato in vari sodalizi e arrivando a ricoprire importanti incarichi.
Per narrare la vita del professor Fatucchi non possiamo prescindere dal ricordare “l’esperienza più preziosa della sua vita”, come egli stesso la volle definire nel suo libro autobiografico “Miseria ed onore” (Provincia di Arezzo, 2008). Si tratta del suo arruolamento nel Gruppo di Combattimento “Legnano”, verso la fine del 1944. Dopo aver assistito alle tremende stragi nazifasciste di Civitella, Cornia e San Pancrazio, il diciannovenne Fatucchi decise di arruolarsi nel ricostituito esercito italiano quale forma di “giusta vendetta” contro quella barbarie ideologica, che trasformava persone pressoché normali in spietati carnefici. Era orgoglioso di aver fatto parte degli Assaltatori del “Legnano”, che il 21 aprile 1945 liberarono Bologna.
Dopo la guerra finì gli studi classici a Firenze e nel 1950 iniziò ad insegnare nei licei aretini e lo ha fatto fino alla pensione. Oltre all’insegnamento Alberto Fatucchi ha avuto un’intensa attività culturale, sia di ricercatore che di conferenziere, così come nelle vesti di socio e dirigente di importanti sodalizi. È stato fondatore e primo Presidente dell’Università dell’Età Libera di Arezzo, Presidente della Brigata Aretina degli Amici dei Monumenti, Presidente per 23 anni dell’Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze, Socio Fondatore della Società Storica Aretina e poi Socio Onorario. Presidente del Rotary Club di Arezzo nel 1985/86. È stato Socio Onorario anche dell’Accademia degli Intronati di Siena e dell’Accademia Etrusca di Cortona. Membro della Deputazione Toscana di Storia Patria. Ha ricevuto la Medaglia d'Oro del Presidente della Repubblica ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte.
Ha all’attivo oltre 150 titoli, tra monografie e contributi in pubblicazioni scientifiche sia italiane che francesi, canadesi e statunitensi. Tutti studi innovativi e originali, che hanno portato luce su periodi oscuri della nostra storia. Ricordo i suoi lavori sulle invasioni barbariche nel territorio aretino, con un bel contributo su quella longobarda. Il prezioso “Corpus della Scultura Medievale della Diocesi Aretina”, che fece conoscere l’acribia di Fatucchi fuori dai nostri confini. Le antiche chiese scomparse, i culti precristiani, le antiche strade, la centuriazione romana del nostro territorio, il Petrarca, alcuni antichi personaggi della gens Cilnia e Sulpicia e altro ancora.
Quando ha pubblicato la storia della chiesa di Sant’Ansano a Dofana, vicino a Siena aveva più di novant’anni!
Alberto Fatucchi è morto ad Arezzo il 22 agosto 2017. Pochi mesi prima aveva donato il suo ricco e importante schedario all’Archivio di Stato aretino.
Un grande Personaggio, che la Città di Arezzo dovrà onorare e ricordare come merita.