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L'ASD Bocce Arezzo e l'evento nazionale di domenica 29 marzo
Il sodalizio, insediatosi in primo momento a ridosso delle mura di San Clemente e trasferitosi negli anni 80 nella bellissima sede di Via Divisione Garibaldi a seguito della costruzione dell'attuale Bocciodromo presso il comparto sportivo cittadino, si è da sempre contraddistinto per la sua grande vitalità creativa e per le iniziative messe in atto sia a livello sportivo che nel sociale. La società infatti, oltre che occuparsi dell'attività agonistica più propriamente detta, ospita giornalmente circa 40 persone diversamente abili che assiste con i propri addetti e segue nella loro attività motoria e di svago.
L'ambiente, tra i più belli e funzionali d'Italia, è frequentato giornalmente da circa 150 soci che praticano questa disciplina sportiva e partecipano, anche con discreti successi, alle svariate competizioni organizzate sia a livello territoriale al proprio interno e dalle altre società limitrofe sia a livello nazionale organizzate dalla federazione alla quale la società stessa è affiliata.
Ritornando all'evento in programma per il 29 marzo, possiamo senza dubbio affermare che si tratta di una delle manifestazioni più importanti organizzate e rappresenta la giusta celebrazione del giocatore più rappresentativo che ha indossato la maglia della società Aretina. Atleta impareggiabile, è stato senza dubbio un grandissimo innamorato della sua squadra e della sua città. Questo suo attaccamento lo ha portato in varie occasioni a rifiutare le allettanti proposte di collaborazione che gli venivano dalle più importanti società e dai nomi più altisonanti delle bocce nazionali e che gli avrebbero permesso di arricchire ancora di più il suo già notevole palmares, ma come detto è sempre rimasto, esempio più unico che raro, fedele alla società che lo ha visto incominciare, crescere e purtroppo concludere il suo excursus sportivo.
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