Tradimento: ecco gli errori da non commettere mai
Piccolo vademecum per non farsi beccare in "flagranza di reato"
Lasciamo perdere i moralismi: qui la questione non è corna o non corna, ma piuttosto come fare per evitare situazioni a dir poco spiacevoli, se non addirittura dolorosissime e deflagranti per noi e per il nostro lui. Non pensiamo di essere più furbe, purtroppo gli errori in cui possiamo incappare sono tanti e siccome il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi, qualche astuzia da usare c'è: ecco quale.
Inutile far finta di niente: il rischio tradimento è da mettere in conto in tutte le relazioni. Non c'è matrimonio che tenga, relazione consolidata o coppia simbiotica: dietro la facciata immacolata si può nascondere l'altarino. Tradire non è uno sport, ma bisogna ammettere che la trasgressione esercita un fascino al quale ben pochi riescono a sottrarsi.
Mai più notifiche: WhatsApp, Telegram, Messenger e app di vario genere: eliminare la notifica del messaggio con relativo testo sullo schermo del cellulare deve essere decisamente la prima cosa da fare se intratteniamo una relazione extraconiugale. Il telefono si illumina sempre nel momento meno opportuno (doccia, cena, mentre siamo sedute sul divano col nostro lui, sul comodino, ecc ecc): ricordiamolo.
Rubrica ad hoc: è dimostrato: il nostro smartphone è diventato il principale motivo di rottura indicato nelle separazioni. Motivo? Tutte le nostre liaisons, legittime o birichine che siano, passano da lì. Le astuzie da utilizzare non sono poi così straordinarie, è sufficiente per esempio memorizzare il numero dell’amante con un nome falso, possibilmente femminile (o maschile, se siete uomini) e costruire un personaggio in riferimento ai messaggi che ci scambiamo. Al di sopra di ogni sospetto (o chat che dir si voglia).
Il telefono allunga la vita, ma...: anche non esagerare non è da scartare. Trascorrere ore al cellulare, col solito tono "picci picci" farebbe insospettire anche il marito meno malizioso del mondo. Troppi sguardi furtivi per spiare il messaggino che non arriva, docce che non finisconono mai, chiacchierate con la "nuova" amica del cuore subito prima di infilarvi sotto le lenzuola non passano certo inosservate. Lasciamo perdere, per l'amante meglio utilizzare l'orario d'ufficio. Ammesso di non rischiare un licenziamento per scarsa produttività!
Non sono sui social network, quindi non esisto: "vox populi, vox dei", beata la saggezza di un tempo. Se clandestina la storia deve essere, che clandestina sia. Quindi: niente social! Facebook e affini meglio dimenticarli: oltre all'attuale, anche qualche ex fiamma potrebbe venire a rompere le uova nel paniere, oltre al fatto che essere taggate in un luogo per la cenetta romantica quando dovremmo trovarci fuori casa per lavoro sarebbe quantomeno imbarazzante da giustificare. Meglio non correre rischi e vivere questa storia lontano, ma molto lontanto, dai riflettori.
Grease docet: ricordate quando nella celeberrima pellicola l'esuberante Rizzo confida all'amica di essere incinta? La notizia corre più veloce del fulmine e subito l'intera comunità è a conoscenza del fatto che "Rizzo ha una pagnotta nel forno". Bene, se vogliamo evitare di incappare nel pettegolezzo la soluzione c'è ed è una sola: non confidarci con nessuno. Capito?
Attrici si diventa: le panzane bisogna saperle raccontare, ammettiamolo. Quindi, onde evitare di essere sbugiardate al primo inganno, la preparazione è fondamentale. Inventiamoci una storia che stia in piedi quando ci troveremo a giustificare un ritardo, il cellulare spento, chiamate perse, il fatto che in ufficio non abbiamo risposto, eccetera. Se non siamo abituate alla menzogna, ricordiamo due cose: la prima è che bugia chiama bugia, la seconda è che per ricordarsele tutte occorre una buona dose di memoria. Sappiatelo.
Viva la privacy: beh, se proprio vogliamo farci beccare, il massimo che possiamo fare è andare in posti affollati e che a maggior ragione frequentiamo con il nostro lui. Col bel risultato che sicuramente qualcuno ci riconoscerà e riconoscerà molto bene la persona che è con noi, cioè un altro. La famosa "camporella", oltre a riportarci indietro nel tempo, ci regala la riservatezza necessaria e con un po' di oscurità sarà perfetta ed economica. Lui può spendere? Allora andiamo in motel: ormai sono come i funghi, li si trova ovunque e garantiscono una privacy assoluta. Comodi e sicuri, da provare.
Prima di soccombere: negare anche l'evidenza. Negare, negare, negare sempre e comunque. D'altra parte, o la va o la spacca: se siamo arrivate al punto di essere scoperte non abbiamo più nulla da perdere, se non la nostra dignità. Il gioco del tradimento è rischioso, lo sappiamo. E di solito non finisce bene. Il suggerimento? Lasciamo le corna fuori dalla nostra vita, la sincerità e la correttezza pagano sempre. Amen. Tgcom
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