Cosa sono i gettoni d’oro dei premi televisivi e quanto valgono?

A quanto ammonta precisamente il loro valore, al netto delle tasse e delle spese?
Guardando le trasmissioni televisive, avrete sicuramente notato che i premi consegnati ai giocatori sono indicati in euro, ma viene sempre specificato che il premio è “in gettoni d’oro”. Si tratta di un modo particolare di consegnare il premio, perché a chi vince vengono effettivamente consegnati dei gettoni d’oro, con stampato sopra il logo dell’azienda che li emette (ad esempio, la rete televisiva). Ma perché i premi si danno in gettoni d’oro e non direttamente in euro, magari con accredito sul conto corrente?
La risposta va ricercata in una vecchia legge italiana degli anni ’50, che stabilisce che qualsiasi gioco dove si paghi (e nei giochi a premi si paga l’iscrizione) per avere la possibilità di vincere dei soldi è gioco d’azzardo, e come tale deve essere regolamentato, per esempio con una quota di vincita ben precisa ogni quantitativo guadagnato dall’azienda che propone il gioco. Che è quello che succede con le slot che si trovano nelle attività commerciali. Nei giochi a premi, però, il premio è molto ridotto rispetto al guadagno dell’azienda, e per questo motivo non si rispetterebbero le regole del gioco d’azzardo; come conseguenza, il premio di questi giochi non possono essere soldi.
Tutti gli altri oggetti, però, possono essere un premio per questa tipologia di gioco, quindi anche l’oro può esserlo: teoricamente il concorrente avrebbe potuto avere anche altri oggetti, ma l’oro è un metallo di valore che può essere facilmente convertito in soldi. Tuttavia, la conversione non è priva di spese, e tra tasse e altri costi alla fine il valore del premio in gettoni d’oro per il giocatore si riduce di molto rispetto a quello iniziale.
Prima di tutto, infatti, bisogna pagare inq tassa obbligatoria che è l’IRPEF, imposta sul reddito che è sempre dovuta allo stato anche in caso di vincita, che fin dall’inizio trattiene così una certa parte del premio; alcuni concorsi, poi, sono soggetti all’IVA, che deve essere pagata anch’essa con la quota attuale del 22%. Tolte queste spese si possono ricevere i gettoni d’oro, che vengono consegnati dal banco dei metalli, l’ente statale che si occupa della distribuzione dei metalli preziosi; i gettoni, a scelta del proprietario, possono essere ritirati per essere conservati o venduti, ma possono essere anche rivenduti subito al banco dei metalli.
Nella vendita, quindi nel passaggio da oro a soldi, c’è generalmente un’altra svalutazione, di solito dal 5 al 10%, in base a chi acquista il metallo prezioso. Altre variazioni possono poi dipendere dal valore atuale dell’oro, che può essere alto o basso, e fare la differenza su grandi cifre; alla fine di tutto questo processo, comunque, si va dal 30 al 40% di perdita rispetto al valore iniziale del premio in gettoni d’oro, che non sono pochi. Un’informazione importante da conoscere nel caso in cui aveste intenzione di partecipare a un gioco a premi.
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