E45, l'esposto di Cirignoni in Procura ad Arezzo: asfalto come grandine nei veicoli

Verte su più punti: verifica di appalti e capitolati, cantieri privi di apposita segnaletica
Obiettivo focalizzato non solamente sulle condizioni del piano stradale, bensì verte su argomenti ben più ampi legati sempre al delicato tema della E45. Asfalto che è stato paragonato a una pioggia di grandine. E’ stato inviato ieri mattina in Procura ad Arezzo il nuovo esposto presentato dal consigliere comunale di Citerna, Gianluca Cirignoni. Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi, oggi l’atto è sopra il tavolo della magistratura aretina. Dissesto del tratto tra San Giustino e Bagno di Romagna: la richiesta di Cirignoni, infatti, è quella di una serie di verifiche in merito alle procedure d’appalto e il rispetto dei capitolati. Ma non solo, poiché nell’esposto viene messa in evidenza anche la mancanza di appositi cartelli riassuntivi degli stessi cantieri. “La speranza è quella che l’autorità competente valuti i fatti, prendendo i provvedimenti e le iniziative che riterrà opportune – commenta il consigliere Gianluca Cirignoni – il tratto in questione è da decenni oggetto di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che di fatto lo rendono un cantiere permanente. Attualmente risultano interventi in lunghi tratti nei Comuni di Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, dove sono presenti anche delle gallerie: i nuovi cantieri sono privi dei cartelli riassuntivi previsti dall’apposito decreto. Questi tratti di superstrada già nel 2012/2013 sono stati oggetto di importanti lavori realizzati nell’ambito di un appalto di oltre 20 milioni di euro: richiesi in quel momento l’accesso agli atti che mi fu negato da Anas e presentai pure un’interrogazione che ho allegato in quest’ultimo mio esposto”. Per Gianluca Cirignoni la E45 è stato sempre uno dei tempi più delicati: n’è la riprova il fatto che questo è il quinto esposto che viene inviato in Procura. “La carreggiata nord del tratto tra San Giustino e Sansepolcro – aggiunge – doveva essere stato rifatto con asfalto drenante sempre in occasione del precedente appalto: sono stato testimone, in qualità di automobilista, del repentino deteriorarsi dell’asfalto durante la forte pioggia che si è verificata pochi giorni prima dell’apertura dei nuovi cantieri. Posso affermare che in quell’occasione il manto stradale si deteriorava sotto le ruote dei veicoli ricadendo sugli stessi come grandine”. La E45, più precisamente la Orte-Ravenna, proprio in questo periodo è oggetto di un profondo intervento di recupero con investimenti di Anas (ente gestore) in tutte e tre le Regioni attraversate: Emilia Romagna, Toscana e Umbria. “Nonostante tutti i soldi che sono stati spesi negli ultimi decenni in manutenzioni ordinarie e straordinarie – conclude Cirignoni nel suo esposto – questo tratto di strada versa in un dissesto inspiegabile: proprio per questo chiedo di indagare sulla qualità dell’esecuzione dei lavori e sul rispetto dei capitolati di appalto, delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e degli utenti della strada al fine di verificare l’eventuale sussistenza di reato procedendo con gli opportuni provvedimenti nei confronti di chiunque sia ritenuto il responsabile”. Tutto è ora nelle mani del Procuratore di Arezzo, Roberto Rossi.
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