Il Corydoras
Erroneamente vengono definiti “pesci pulitori”
Si tratta in realtà di pesci che prediligono l‘ambiente del fondo, per cui vanno accompagnati con specie che invece vivono nella parte media e alta della colonna d’acqua. Corydoras non è in realtà una specie, ma un genere di cui fanno parte numerosissime specie con colori molto diversi, ma con caratteristiche simili. Tutti i Corydoras hanno un corpo piuttosto tozzo e ricoperto da una corazza formata da due file di placche e sono dotati di una serie di aculei sulla pinna dorsale che servono loro come difesa. Fate attenzione perché la puntura dei loro aculei può essere molto dolorosa. Si nutrono sondando il fondale con dei barbigli dotati di papille gustative, grazie alle quali individuano residui vegetali, larve e vermi. Possono raggiungere dimensioni molto diverse a seconda della specifica specie: i più piccoli non superano i 3 centimetri (come il corydoras pygmaeus), mentre i più grandi possono arrivare a 15 centimetri. Vi conviene informarvi bene prima di effettuare l’acquisto. Le specie più diffuse nei negozi di acquari sono il Corydoras Panda, che ha una bellissima livrea striata, arriva a 4 cm di lunghezza ed è molto robusto e facile da gestire, il Corydoras Splendens, con una livrea argentata, raggiunge i 6 cm, il Corydoras Paleatus, che raggiunge i 6 cm, ma non vive bene in acque troppo calde (sopra i 24 gradi). I corydoras vanno allevati in gruppi di almeno quattro o cinque individui. Ricordate che non sono pesci pulitori: non saranno loro a tenere pulito il fondo dell’acquario. Al contrario dovrete fare attenzione voi alle condizioni del fondale per evitare che si danneggino i barbigli, tenendolo pulito e in ordine. Ad esempio, sono da evitare con questi pesci i fondali fatti di granuli troppo spigolosi o taglienti.
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