Ragazzi Down cacciati dal ristorante a Torino. Una mamma si sfoga. Il titolare: “Io frainteso”

La denuncia su Facebook: «Ci siamo stati malissimo»
«Il locale è piccolo dovevate dirci che avevate quattro ragazzi disabili con voi, non sappiamo come gestirli». Così una comitiva di 11 persone è stata accolta sabato sera, primo dicembre, dal titolare della trattoria Casa Amaro, ristorante del centro di Torino. Il gruppo, sbigottito dall’accoglienza, ha lasciato il locale, rimarcando che l’unica cosa che dovevano segnalare, l’avevano segnata all’atto della prenotazione. E cioè che uno dei commensali era affetto da celiachia, e che il fatto di avere nel gruppo quattro ragazzi down non doveva essere un problema per il ristoratore. «I ragazzi, che ovviamente hanno capito tutto, sono rimasti malissimo e noi tutti peggio di loro. Li abbiamo fatti alzare e ce ne siamo andati con una rabbia e un grosso dolore condiviso» ha scritto una delle mamme sul suo profilo Facebook, denunciando il caso.
Le scuse del titolare
Adesso il titolare della trattoria, parla di fraintendimento. «Non è così, la storia si è ingigantita sui social» dice il gestore del ristorante, Giuseppe. E aggiunge: «Non intendevo dire quelle cose. Mi sono espresso male e me ne scuso. La mia frase è stata interpretata nel modo peggiore: io intendevo solo dire che poteva essere un problema organizzativo, ma nulla di più. Anch’io ho un familiare speciale, affetto dalla sindrome di down». Il caso però è scoppiato. E Facebook, si sa, non perdona. Decine i commenti contro il ristorante. Alcuni anche non attinenti alla vicenda. «Vergogna, si mangia male», ad esempio.
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