Morto a 73 anni Gabriele La Porta, giornalista e conduttore Rai

È stato il volto e il direttore dei palinsesti di Rainotte
È morto il giornalista e conduttore Rai, Gabriele la Porta. Lo scrive il figlio Michele su “Radio Colonna”, precisando che il padre si è spento il 19 febbraio scorso. «In molti, forse, lo ricorderanno come il volto di Rainotte. Io lo ricordo perché era mio padre. Il mio dolcissimo papà. Il cuore del mio cuore - scrive Michele La Porta - Nella logica, inevitabile, della vita e la morte, accetto il suo viaggio. L’ultimo. Eppure, il mondo, si è dissolto inesorabilmente. Come un abisso».
Un intellettuale prestato alla tv pubblica, docente di filosofia, apprezzato studioso e divulgatore del pensiero e dell’opera di Giordano Bruno, indagatore dei temi connessi alla magia, scrittore, giornalista: Gabriele La Porta, per 42 anni in Rai, dove aveva iniziato poco più che ventenne la carriera come programmista, direttore di Rai Notte, il palinsesto notturno dell’azienda di viale Mazzini, e per un biennio direttore di Raidue, si è spento all’età di 73 anni dopo una lunga malattia martedì scorso.
Nato a Roma il 5 maggio 1945, Gabriele La Porta si laurea in filosofia con il massimo dei voti all’Università di Roma La Sapienza, occupandosi di Giordano Bruno, curando e traducendo alcune opere del filosofo di Nola, il “De umbris idearum” (1976) e il “Cantus Circaeus” (1977), portando a compimento i suoi studi sul filosofo arso sul rogo con il libro “Giordano Bruno. Vita e avventure di un pericoloso maestro del pensiero” (Bompiani, 1991, giunto alla nona edizione).
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