Brexit, Theresa May chiede all’Ue un rinvio fino al 30 giugno
Tusk “a favore di una proroga flessibile” di 12 mesi
La premier britannica Theresa May proporrà un rinvio della Brexit fino al 30 giugno. Lo riferisce Downing Street. Intanto, secondo quanto filtra da fonti Ue, Tusk starebbe pensando a una cosiddetta «flextension», cioè a una estensione dell’articolo 50 per 12 mesi ma flessibile. La proposta di Tusk consisterebbe in un rinvio del divorzio di un anno, ma con la possibilità per il Regno Unito di uscire dall’Ue prima nel caso in cui riuscisse a far approvare prima di allora l’accordo di uscita dal Parlamento britannico. Secondo una fonte di Sky News, nell’ambito della proposta di Tusk la data ultima per l’uscita di Londra sarebbe il 31 marzo del 2020. Il primo ministro sta formalizzando in questi minuti a Bruxelles la richiesta di una proroga, indicando il processo che intende seguire per tentare di far approvare l’accordo di uscita. Il Regno Unito sarebbe obbligato a partecipare alle elezioni europee del 23 e 26 maggio. Alcuni paesi temono l’incertezza che si verrebbe a creare. Almeno in teoria, con una proroga flessibile, il Regno Unito potrebbe uscire dall’Ue appena prima del voto per il rinnovo dell’Europarlamento, cancellando le elezioni a livello nazionale e creando una situazione di caos nella ripartizione dei seggi per gli altri Stati membri.
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