Opinionisti Il Direttore Davide Gambacci

Possiamo, ma spesso non vogliamo

La doppia faccia dell'affascinante mondo dei centri storici

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E’ la ricerca di un qualcosa che poi abbiamo. Un po’ come il cane che si morde la coda. Vogliamo valorizzare i centri storici, poi siamo pigri a fare due passi e pretendiamo tutti di entrare con l’auto dentro il negozio. Dobbiamo capire un po’ meglio quello che vogliamo dalla vita. Il centro storico, questo è chiaramente un ragionamento a livello globale, sta soffrendo “soffocato” dai grandi centri commerciali che offrono di tutto; possiamo trovare di tutto. Tutto. Dalla più banale cavolata fino alla possibilità di fare la lista nozze: caldo in inverno e fresco durante l’estate. Da un polo all’altro insomma. I centri storici soffrono, ma alla fine non è che facciamo così tanto per farli vivere: vogliamo le comodità, talvolta perché viviamo in una vita sempre più frenetica con i minuti contanti. Si vuole non arrivare, bensì entrare direttamente dentro il negozio anche per acquistare un semplice paio di mutante. Non c’è tempo per ascoltare il negoziante di fiducia che vuole darti il consiglio: sarebbe il suo mestiere. E allora si tende ad andare in quei maxi centri commerciali dove ti perdi anche per prendere un caffè, solo perché c’è magari un parcheggio sotterraneo che non ti bagni quando piove per entrare all’interno. Stop. Facciamo un passo indietro. Fermiamoci a ragione un attimo, o comunque cerchiamo di trovare un giusto equilibrio. Riscopriamo quelle che sono le tradizioni di una volta: i centri storici non si devono assolutamente trasformare in meri dormitori, spesso abitati da stranieri (con tutto il rispetto) perché colui che è del posto preferisce “emigrare” fuori le mura. Vero, i negozi chiudono e sono costretti ad abbassare le saracinesche anche perché soffocati da numerose imposte. Ci sono, però, amministrazioni sensibili che tendono ad andare incontro anche alle esigenze degli esercenti in un momento che non è florido per nessuno. Quindi possiamo, ma talvolta non vogliamo riscoprire quelle che sono le nostre origini. Viviamo in piccoli borghi, dove tutti ci conosciamo e apprezziamo il lavoro che svolge uno rispetto all’altro. La Valtiberina è una valle incantata, ricca di storia e di cultura: rimettiamo in moto la macchina e inseriamo la prima, se partiamo subito in seconda il tragitto rischia di essere troppo corto. Mai bruciare le tappe.

Redazione
© Riproduzione riservata
19/06/2019 17:36:23

Il Direttore Davide Gambacci

Si avvicina al giornalismo giovanissimo e ne rimane affascinato. Dal 2009 è iscritto all’ordine dei giornalisti della Toscana dopo aver fatto esperienza in alcune testate locali. Nel 2010 diventa direttore del quotidiano online Saturno Notizie e inviato fisso del quotidiano Corriere di Arezzo. Nel 2011 é stato nominato anche direttore responsabile del periodico l’Eco del Tevere e vice direttore di Saturno Web Tv. Ideatore e regista di numerosi programmi televisivi, dove da il meglio di se dietro la telecamera. Inchieste e cronaca i campi di particolare competenza professionale. Ricopre anche il ruolo di addetto stampa per alcune associazioni e Enti.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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