E' arrivata la sentenza di fallimento per la Fusioni Michelangelo
Oltre 40 dipendenti a casa senza lavoro: richiesto tavolo di crisi regionale
Decretato il fallimento della Fusioni Michelangelo srl: l’istanza è datata 13 dicembre, con la firma del giudice la dottoressa Michela Grillo. E’ la fine di una storia economica, con oltre 40 dipendenti a casa senza lavoro (il Comune conta circa 1400 anime): solamente una piccola percentuale ha già trovato una nuova occupazione. Mensilità arretrate ancora da riscuotere: l’ultima pagata è quella del mese di agosto. Una vicenda complessa, anche perché l’azienda nonostante il numero importante di dipendenti non era sindacalizzata; la Fiom Cgil è stata avvertita solamente a inizio ottobre, intercettando qualche maestranza. È stato nominato anche il curatore fallimentare, si tratta del dottor Pierangelo Arcangioli: l’udienza per l’esame dello stato passivo è fissata per il 9 aprile 2020 alle ore 10.15; i creditori e i terzi che vantano diritti reali mobiliari nei confronti della Fusioni Michelangelo srl dovranno presentare richiesta entro i trenta giorni prima dell’udienza. I libri contabili dell’azienda con sede nella frazione Lama di Caprese Michelangelo sono già stati depositati in Tribunale. L’azienda avrebbe avuto un forte indebitamento pagando il fatto, forse, di lavorare anche per un solo cliente che significa essere a rischio commesse purché grande e prestigioso che sia. La Fusioni Michelangelo produceva per lo più fibbie in metallo per un noto brand italiano dell’alta moda. Un lavoro certosino: la maggior parte dei dipendenti, che alla vigilia del Natale si trovano senza un lavoro e con diverse mensilità arretrate, sono di Caprese Michelangelo mentre altri dei paesi limitrofi. Del caso, come detto, si è occupata la Fiom Cgil di Arezzo che – prima del sit-in di fine novembre - ha avuto un colloquio con un consulente del lavoro delegato dalla proprietà, seppure nei giorni successivi i libri erano già stati depositati in tribunale. Si è attivata subito anche l’amministrazione comunale di Caprese, chiedendo l’immediata soluzione per questi dipendenti seppure si trovano in una situazione piuttosto strana anche perché l’azienda non li ha licenziati. Una serie di eventi sfavorevoli per la Fusioni Michelangelo srl che sono terminati nel peggiore dei modi; ovvero, con il fallimento. Il consigliere regionale della Lega, Marco Casucci, intanto attraverso una mozione aveva invitato il consiglio regionale della Toscana ad aprire un tavolo di crisi. L’aspetto importante, in questo momento, è quello di riuscire a trovare una soluzione per i dipendenti così da poter accedere almeno agli ammortizzatori sociali.
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