Coronavirus: per il terzo giorno consecutivo scende il numero dei nuovi contagi
I morti sono 604. L’Iss: è iniziata la discesa
I numeri del bollettino Covid spingono sempre più verso l’apertura della Fase 2. Scendono ancora i nuovi contagi, oggi 3.039, circa 550 meno di ieri. Ed è il terzo giorno di dati in discesa consecutivo. I nuovi attuali positivi, ricoverati o in isolamento domiciliare, scendono addirittura sotto quota mille, 880 in un giorno. Questo significa che i pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari sono 78 in meno e quelli in terapia intensiva ben 106. Si impennano i guariti, 1.555 in giorno, che portano il totale a oltre 24mila. Si contano ancora tanti morti, 604 in un giornata per un totale di 17.127 decessi da inizio epidemia. Ma anche in questo caso i dati sono in calo da due giorni. Con la morte di altri cinque professionisti, sale a 94 il numero complessivo dei medici che hanno perso la vita a causa del coronavirus. Anche gli infermieri pagano un alto tributo in termini di vite perse, 26 dall'inizio dell'epidemia. Ed è la categoria sanitaria con il maggior numero di positivi: il 52% di tutti gli operatori. Salgono intanto a 12.681 gli operatori sanitari contagiati dal nuovo coronavirus. Lo rende noto il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, sulla base degli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità.
«Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione del numero di nuovi casi: se lo mettessimo su una curva epidemica giorno dopo giorno ora, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa dei nuovi casi». Così Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), ha detto in conferenza stampa, a Roma, dalla Protezione civile, sull'emergenza Covid19. «Siamo cauti ma la curva – spiega – tende a scendere in basso ed è un primo sospiro di sollievo. La situazione sembra migliorare come del resto avevano previsto i nostri modelli matematici, che prevedevano una riduzione del parametro R. Questo dato sembra confortare le stime e speriamo di assistere a una flessione, tenendo sempre a mente che questo virus rimarrà nella popolazione anche se calano i casi: non è però una 'tana libera tutti', non arriveremo a zero», ammonisce.
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