Coronavirus in Russia, Putin: “Primi a registrare il vaccino, somministrata una dose a mia figlia”
Ma l’Oms avverte: servono "linee guida chiare" che garantiscano la sicurezza di chi lo usa
Il ministro russo della Sanità, Mikhail Murashko, ha spiegato che il vaccino sarà prodotto in due sedi, nell'istituto di ricerca pubblico Gamaleya e di Binnopharm. Il vaccino è stato testato per meno di due mesi sull'uomo, ma la sua approvazione da parte del ministero della salute russo preannuncia l'inizio di una sperimentazione più ampia che coinvolge migliaia di partecipanti, comunemente nota come sperimentazione di Fase III. Tali prove, che richiedono un certo tasso di partecipanti per osservare l'effetto del vaccino, sono normalmente considerate essenziali per l'approvazione e l’utilizzo sulla popolazione. Gli operatori sanitari russi che curano i pazienti del COVID-19 daranno la possibilità di offrirsi volontari per essere vaccinati. Le prime categorie alle quali sarà somministrato il vaccino una volta approvato saranno medici e insegnanti. Murashko ha spiegato che alcuni Paesi stranieri hanno già mostrato interesse ad acquistarlo. «Prima di tutto, riteniamo necessario offrire la vaccinazione sia a coloro che lavorano con persone infette, ossia i medici, sia ai lavoratori e alle persone dalle quali dipende la salute dei bambini, ossia gli insegnanti», ha spiegato Murashko, assicurando che, «allo stesso tempo, inizierà la circolazione graduale del vaccino tra la popolazione civile». Nelle settimane precedenti l'annuncio di Putin, scienziati stranieri hanno espresso preoccupazione per la velocità di sviluppo di questo vaccino e l'Oms ha chiesto "linee guida chiare" che garantiscano la sicurezza di chi lo usa. Il vaccino sarà messo in circolazione il primo gennaio 2021, secondo il National Drug Registry del Ministero della Salute, consultato dalle agenzie di stampa russe. La Russia lavora da mesi, come molti altri Paesi nel mondo, a diversi progetti di vaccinazione contro il Covid-19.
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