Ferrovie, via alla rivoluzione a idrogeno: ok il primo test in Gran Bretagna
Hydroflex, sei carrozze in tutto, ha percorso andata e ritorno su un tragitto di circa 40 chilometri
È stato il simbolo della rivoluzione industriale, ora potrebbe diventarlo anche per quella verde. "Tutti a bordo del primo treno a idrogeno", ha detto il ministro dei Trasporti britannico Grant Shapps, inaugurando il primo viaggio di una locomotiva con un motore di questo tipo. Per adesso soltanto un viaggio sperimentale. Il prototipo, chiamato Hydroflex, ha compiuto un tragitto di prova, andata e ritorno su un percorso di circa 40 chilometri attraverso le contee del Warwickshire e del Worcestershire, fino a raggiungere una velocità massima di 80 km orari. Sulla mezza dozzina di carrozze, verniciate di verde e di blu, i colori della "rivoluzione a idrogeno", oltre al ministro dei Trasporti c'erano funzionari delle ferrovie e addetti al funzionamento del treno, non ancora passeggeri autentici. Ma l'obiettivo, afferma Shapps, è farlo "entrare in un servizio di linea entro la fine del 2021" per poi espandere gradualmente carrozze di questo tipo su tutta la rete ferroviaria del Regno Unito. Per riuscirci, come ha spiegato il conducente del viaggio inaugurale ai giornalisti invitati a bordo per l'occasione, bisognerà passare alla prossima fase tecnologica, spostando i serbatoi dell'idrogeno, le cellule del carburante e la batteria dalla carrozza che occupano attualmente, "nascondendole" per così dire sotto il treno. Non è soltanto un'esigenza estetica, si tratta anche di creare più spazio per i passeggeri. E di rimpicciolire il motore, come per ogni genere di nuova tecnologia, rendendo più facile inserirlo sui convogli ferroviari.
Del resto, i sistemi a idrogeno, comunque più ingombranti di altri motori, sono ritenuti particolarmente adatti proprio per i trasporti di grosse proporzioni: treni, navi, camion a rimorchio. "Immaginiamo se un giorno l'intera rete ferroviaria britannica potrà funzionare con energia sostenibile come questa", commenta il ministro Shapps dando il via all'iniziativa. Non è fantapolitica industriale: proprio questa settimana il primo ministro Boris Johnson ha dichiarato che vuole fare della Gran Bretagna "l'Arabia Saudita dell'energia verde". Insieme al vento delle centrali eoliche e al sole deli pannelli solari, l'acqua dell'idrogeno sarà uno degli elementi base di questa rivoluzione, di cui il Regno Unito mira a diventare una delle avanguardie mondiali. Anche sulle rotaie.
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