Rubrica Repubblica di San Marino
Il caso di San Marino: locali pieni fino a notte fonda
L'Italia abbassa le serrande ma sul monte Titano bar, ristoranti e centri commerciali sono aperti
Mentre l'Italia si tinge velocemente di rosso e bar, ristoranti e centri commerciali sono costretti a chiudere le porte ai loro clienti, la Repubblica di San Marino vive una realtà ben diversa.
Il piccolo Stato arroccato sul monte Titano, infatti, offre ancora la possibilità di svagarsi cenando o facendo un aperitivo comodamente seduti al banco o al tavolo.
Non si tratta di un "liberi tutti" ma poco ci manca. Se da una parte i negozi chiudono all'imbrunire e i cittadini si affrettano a lasciare deserte strade e piazze storiche al calar del sole (ma non per il coprifuoco), dall'altra i locali continuano a rimanere aperti e ad accogliere clienti e consumatori fino alla mezzanotte.
Il governo locale, infatti, ha deciso di non allinearsi alle direttive italiane lasciando aperti bar, ristoranti e centri commerciali fino a notte fonda. A niente è valso il confronto svoltosi pochi giorni fa in prefettura a Rimini tra i segretari di Stato di San Marino di Sanità ed Esteri, il presidente della provincia di Rimini, Riziero Santi, e il sindaco della città romagnola, Andrea Gnassi. San Marino non arretra e lascia aperti i suoi confini agli italiani che vogliono cenare in barba al lockdown.
"Bar, ristoranti, centri commerciali e musei qui non chiuderanno mai", assicurano dal governo centrale. E ad approfittarne sono stati soprattutto i romagnoli, riminesi in prima linea, che da San Marino distano pochi chilometri e che nell'ultimo weekend hanno letteralmente preso d'assalto ristoranti e locali per dimenticare il lockdown. A San Marino vige solo la regola dei sei posti massimo assegnati per tavolo. Poi con mascherine, distanziamento e igienizzanti alla mano fare un aperitivo o gustarsi una pizza in compagnia si può. E così i locali sono pieni fino a notte fonda (obbligo di chiusura alle ore 24:00) e i ristoranti al completo. Immagini che parlano da sole di una realtà quasi paradossale.
"E sì, è vero, sono venuti anche i riminesi e i romagnoli - riporta il Corriere di Bologna citando alcuni ristoratori locali - L’altro weekend abbiamo contato 200 automobili in più nel rispetto a quanto di solito accade nei parcheggi del centro ed è evidente che erano di persone venute da fuori, ci mancherebbe, anche se non è un esodo". E così per il prossimo weekend sono attesi nuovi spostamenti, grazie anche all'attrattiva dei centri commerciali aperti e già pronti per lo shopping natalizio.
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