“Rt sotto 1, ma l’epidemia è ancora fuori controllo”
L’incidenza resta alta. La maggiore letalità della variante inglese è da confermare
In Italia l’Rt scende al di sotto di 1 dopo 5 settimane consecutive. «Se la trasmissione scende vuol dire che scendono i casi di malattia, questo vuol dire che le misure prese hanno avuto effetto», dice il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nella conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di Regia. Le cose vanno male dal punto di vista del numero dei casi, ma vanno meglio «perché andranno a diminuire in futuro», spiega. «Questa settimana – aggiunge Rezza – alcune regioni hanno rischio basso, altre moderato ma ci sono ancora regioni a rischio elevato; quindi la valutazione complessiva ci dice che dobbiamo porre attenzione alla situazione. Quindi il messaggio è che c'è una lieve diminuzione dell'incidenza nel paese ma che è lontana dal consentire di riprendere a tracciare i casi, quindi l'epidemia è fuori controllo». Assistiamo «ad una seconda fase meno drammatica ma l'epidemia è più diffusa in tutto il Paese, la prima invece era concentrata in alcune zone.Sulla base dell'Rt, non vedremo più accelerazione nel numero di nuovi casi», precisa ancora. Sulla variante inglese poi Rezza dice che bisogna tenere alta la guardia ma «l'aumento della letalità è un dato assolutamente da confermare, mentre è provata una maggiore diffusione». Ma è la variante brasiliana che preoccupa di più «perché sono state segnalate delle reinfezioni. Per la variante inglese, invece, sono stati segnalati già alcune decine di casi in Italia. C'è un link con l'Inghilterra ma ci sono dei focolai che stiamo esaminando. Se questo possa determinare un innalzamento delle misure, questo è un argomento che stiamo prendendo in considerazione».
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