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Addio Daimler, il gruppo tedesco si chiamerà Mercedes-Benz

Il nuovo nome seguirà allo scorporo societario della divisione Truks

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Attualmente sotto l’ombrello di Daimler convivono le auto di lusso ed i veicoli pesanti a marchio Mercedes. Tuttavia, entro fine anno, l’assetto del gruppo tedesco è destinato a cambiare: Daimler, infatti, assumerà il nome di Mercedes-Benz, ma non prima di aver scorporato le attività aziendali della divisione Truck.

Trattasi della più grande manovra strategico-finanziaria del Ceo Ola Kallenius, al comando del colosso di Stoccarda da quasi due anni. Uno spin-off caldeggiato da tempo dagli investitori al fine di creare valore. Ma, affinché l’ordine di separazione diventi esecutivo, si attende un'assemblea straordinaria degli azionisti, che potrebbe tenersi alla fine del terzo trimestre dell’anno, con l’obiettivo di arrivare sulla borsa di Francoforte entro la fine del 2021.

Questa mossa rappresenta l'inizio di un “profondo rimodellamento della società”, ha spiegato Kallenius in una dichiarazione rilasciata ai media: “Mercedes-Benz Cars & Vans e Daimler Trucks & Buses sono attività diverse con gruppi di clienti, percorsi tecnologici e bisogni di capitale specifici. In questo contesto, riteniamo che queste due realtà saranno in grado di operare nel modo più efficace come entità indipendenti, dotate di una forte liquidità netta e libere dai vincoli di una struttura conglomerata”.

A benedire lo scorporo pensano anche i dati provenienti da Volvo – che in comune con Mercedes ha l’azionista di maggioranza, i cinesi di gruppo Geely –, che prevede una crescita per il mercato globale degli autocarri. Secondo la marca scandinava, il business dei trasporti e delle costruzioni si è in ripresa nella maggior parte dei mercati e ciò migliorerebbe la fiducia dei clienti.

Perciò a Göteborg hanno aumentato le loro previsioni di vendite dei veicoli pesanti in Europa e Nord America. E da Volvo Trucks i tedeschi hanno molto da imparare, visto che il margine operativo degli amici/rivali svedesi è di quasi il 13%, “il più alto che l'azienda abbia mai raggiunto in tempi recenti”, ha detto in una nota l'analista di RBC Tom Narayan. Una strada che la divisione della Stella dedicata ai mezzi pesanti vorrebbe perseguire quanto prima, cementando un business che nel 2019, prima del Covid, ha fruttato 40,2 miliardi di fatturato, con 488.521 veicoli venduti in tutto il mondo, e ha generato 2,46 miliardi di euro di utile (prima delle tasse).

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
13/02/2021 14:08:23


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