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Dermatiti e prurito: da quello sistemico a quello psicogeno

Le sue infinite cause, le terapie e i rimedi naturali

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Il prurito è sempre spiacevole, soprattutto se il desiderio di grattarsi è frequente durante il giorno e non si calma neppure di notte. Oltre al fastidio fisico, che causa anche disagio psicologico, può essere segnale di alcune malattie, a partire da quelle dermatologiche. È un sintomo che colpisce dall’8 al 40% della popolazione, stando alle statistiche e nella maggior parte dei casi è legato a cause transitorie, in primis la pelle molto secca nei periodi più caldi e più freddi dell’anno.

Possibili cause

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[Fotografie] Una leonessa vede il suo vecchio allevatore, vedi la sua reazionePlaysstar

C’è prurito e prurito. Il più comune – e quello che approfondiremo in questo articolo – è classificato come dermatologico, ovvero causato da un’irritazione cutanea e che tende a scomparire curando la patologia della pelle. Altrettanto comune è il prurito scatenato dall’assunzione di alcuni farmaci e quello che si affaccia in gravidanza, tanto che quasi il 40% delle donne in stato di gravidanza ne soffre, soprattutto nel terzo trimestre.

Il cosiddetto prurito sistemico, invece, è legato a malattie renali, epatiche, endocrine, metaboliche e neoplastiche. Altra tipologia di prurito, meno frequente, è quello neuropatico che si presenta dopo un danno, una degenerazione o una disfunzione delle fibre nervose che conducono lo stimolo e che il sistema nervoso centrale traduce in prurito.

Il prurito psicogeno, infine, insorge con un disturbo psichiatrico, spesso di tipo depressivo oppure ossessivo-compulsivo, oppure perché legato a farmaci utilizzati in questo ambito che possono appunto indurre sensazioni di prurito.

Prurito da dermatite

Tra le infiammazioni della cute che possono scatenare il prurito spicca la dermatite atopica, che colpisce adulti e bambini.
La cute si irrita quando è carente di alcuni elementi che la rendono più resistente e di conseguenza tende a perdere liquidi, a seccarsi e a infiammarsi in determinate circostanze. Ad esempio, con il freddo, entrando in contatto con sostanze irritanti come la polvere, i detergenti aggressivi, i tessuti sintetici o anche vivendo situazioni di stress. La dermatite atopica si manifesta con la cute secca, che in alcune parti del corpo tende ad arrossarsi e a diventare pruriginosa, soprattutto di notte. Che fare? La prima cosa è andare dal medico di base o dal dermatologo per avere una diagnosi. Se si tratta di dermatite la terapia più efficace è l’idratazione. A seconda del grado di infiammazione, si possono usare delle creme a base di cortisone, di olio d’oliva oppure ossido di zinco.

Prurito dermatologico

Il prurito dermatologico può essere legato anche a malattie infettive, come la varicella e l’herpes, infiammatorie e allergiche, come l’orticaria, oppure a punture di insetti. In questi casi l’infiammazione e il prurito possono essere controllati da farmaci specifici ad azione antistaminica o antinfiammatoria, prescritti dal medico.

In alcuni casi, il prurito può essere scatenato da allergie alimentari, con la comparsa lesioni solide che assomigliano a morsi di zanzara e prurito cutaneo come unici sintomi o come inizio di reazioni più gravi, sintomi che insorgono a breve distanza dall’ingestione del cibo incriminato. Anche in questi casi va chiamato il medico che indicherà la terapia migliore.

Regole anti prurito

Oltre all’utilizzo quotidiano di una buona crema emolliente, il prurito cutaneo può essere calmato seguendo alcune semplici regole:

-usare detergenti delicati senza sapone, come quelli a base di olio, oppure detergenti naturali, come il sapone di Aleppo o di Marsiglia, non schiumogeni;

-diminuire il tempo passato sotto la doccia o in vasca;

-utilizzare acqua tiepida per lavarsi, al posto di quella molto calda o fredda;

-dopo essersi lavati, per asciugarsi è bene tamponare delicatamente con un asciugamano morbido, senza sfregare;

-spalmare sul corpo una crema idratante ed emolliente, possibilmente a base di oli naturali, una o due volte al giorno in quantità sufficiente ma non eccessiva, applicandola con movimenti circolari leggeri senza esercitare eccessiva pressione fino a completo assorbimento;

-utilizzare indumenti comodi, non aderenti e di colore chiaro, in tessuti naturali come il cotone e il lino, no invece ai tessuti sintetici e alla lana;

-non eccedere con il riscaldamento degli ambienti in inverno.

Notizia e Foto tratte da Tiscali
© Riproduzione riservata
04/04/2021 06:46:02


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