Emilio Fede investito da un’auto e ricoverato al San Raffaele: “Una brutta caduta”

La figlia Sveva: «Mio padre un combattente»
«Tutto sommato sto bene, sono qui per una brutta caduta. Non sono in condizioni gravi, è stata un’esperienza drammatica. Ma il Covid non c’entra nulla». Così il giornalista Emilio Fede in una prima dichiarazione dopo che si era diffusa la notizia del ricovero in condizioni molto gravi all'ospedale San Raffaele di Milano. Poi lo stesso Fede racconta con maggiori dettagli ciò che gli è capitato: «Stavo attraversando la strada e non mi sono accorto che arrivava una macchina che mi ha investito – racconta all’Ansa in cui spiega di essere stato operato a un braccio, a una gamba e a una spalla. L'incidente è avvenuto l'altro ieri. «Sono stato portato in ospedale con l'ambulanza. Sono tutto ammaccato, pago una mia distrazione ma mi rallegro perché poteva andare molto peggio» ha ancora specificato l'ex direttore del Tg4, che compirà 90 anni il 24 giugno prossimo, visto che era stato ricoverato come asintomatico lo scorso novembre al Covid residence di Ponticelli, una struttura dell'Asl di Napoli per le persone contagiate con sintomi non gravi dove aveva trascorso il periodo di isolamento fiduciario. «Mio padre è un combattente, ce la siamo vista brutta. Ma stiamo finalmente vedendo la luce. L'ho sentito per telefono, sta meglio, mi ha detto che vuole andare a Napoli, dalla mamma, e mangiare insieme un piatto di spaghetti con le vongole, possibilmente al mare». E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos Sveva Fede, figlia di Emilio, l'ex direttore del tg4 ricoverato al San Raffaele di Milano. Sveva Fede ha precisato ancora che «non si tratta di una ricaduta del Covid, come è stato scritto, da cui si è ripreso, ma di un problema di deambulazione legato ad una brutta caduta, da cui sta uscendo. Ora sta recuperando dal punto di vista fisico e neurologico. Mio padre - ha proseguito Sveva Fede - lo ripeto, è un combattente e le sue battaglie le ha sempre vinte. Vincerà anche questa».
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