Primo maggio: Parigi, condanna per aggressione a militanti Cgt
Vi sono 21 feriti fra gli esponenti del sindacato di sinistra. Accuse ai gilet gialli
Un'inchiesta per violenze e danneggiamenti è stata aperta a Parigi dopo gli scontri di ieri alla fine della manifestazione del 1 maggio quando gruppi di dimostranti hanno preso di mira, aggredendoli, i militanti del sindacato comunista CGT. Sono state 21 le persone ferite. Forti, oggi, le condanne per l'aggressione dei militanti sindacali. I fatti sono avvenuti all'arrivo della manifestazione parigina a place de la Nation. Un gruppo di individui che ha proclamato, secondo il sindacato, la propria appartenenza ai Gilet gialli, ha duramente aggredito gli esponenti della Cgt, ferendone 21, "quattro in modo grave", secondo il sindacato. Ai malcapitati, sono arrivati anche "insulti omofobi, sessisti e razzisti", mentre i violenti hanno anche semidistrutto alcuni veicoli dell'organizzazione che accompagnavano la sfilata. Oggi, il segretario della Cgt, Philippe Martinez, ha denunciato come "scandalosi" i fatti di ieri. La ministra della Cittadinanza, Marlène Schiappa, ha espresso il suo "sostegno ai sindacalisti e alle persone della Cgt aggredite", definendo le violenze "assolutamente inaccettabili e intollerabili".
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