A San Marino dal 17 maggio parte il “turismo vaccinale”
Notti in albergo con l’iniezione Sputnik, ma non per gli italiani
San Marino è pronto a partire con quello che il governo definisce "turismo vaccinale": 50 euro per la doppia dose, a partire dal 17 maggio con prenotazione alberghiera 7 giorni prima del soggiorno sul Titano che dovrà essere di almeno tre notti per due volte in 21 giorni. Turismo vaccinale aperto a tutti, tranne che agli italiani perché con Roma ancora non vi è un accordo specifico.
Le vaccinazioni saranno fatte con il russo Sputnik, non riconosciuto dall'Ema. Il regolamento per il turismo vaccinale sammarinese è stato annunciato dai segretari di Stato agli Esteri Luca Beccari, alla Sanità Roberto Ciavatta, al Turismo Federico Pedini Amati e al Lavoro, Teodoro Lonfernini. Una questione complessa, questa del Titano e il vaccino russo, che San Marino sta cercando di affrontare sul filo della diplomazia internazionale, trovandosi suo malgrado in una sorta di "guerra fredda vaccinale" che riguarda gli assetti geopolitici mondiali.
«Sui temi dei vaccini e del Covid non si possono fare discorsi di geopolitica», ha detto Beccari titolare degli Esteri, ricordando anche la "neutralità attiva" come una tradizione della diplomazia sammarinese e i rapporti bilaterali ottimi sia con la Russia che la Cina e altri 150 Paesi nel mondo. «Ma sicuramente il rapporto privilegiato è quello con l'Italia», ha comunque sottolineato coralmente il Congresso di Stato, dalla quale San Marino sta continuando a ricevere forniture del vaccino Pfizer, dopo un inizio a rallentatore.
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