Maturità al via per 540 mila: niente scritti, solo il maxi-orale
Il ministro Bianchi: “Non è di serie B”
Sarà ancora un esame di maturità all’insegna del Covid, ma «non sarà un esame di serie B». Parola del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che a Repubblica.it sottolinea come i ragazzi abbiano «affrontato una prova durissima, stanno mostrando grande maturità, se ne ricorderanno in modo positivo». Uno su tre dei 540mila maturandi arriva all’appuntamento dopo aver festeggiato la mitica notte prima degli esami (dati di Skuola.net) sia pure nel pieno rispetto dei tempi che corrono. Per il secondo anno consecutivo, non ci saranno prove scritte e l’esame consisterà in un mega colloquio orale di un’ora che partirà dalla discussione dell’elaborato. Un lavoro assegnato dai professori sulla base del percorso svolto e delle discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, che potranno essere integrate anche con apporti di altre discipline. Ci saranno, ad esempio, lingua e cultura latina e lingua e cultura greca per il liceo classico, matematica e fisica per il liceo scientifico, lingua e cultura straniera per il liceo linguistico. Il colloquio proseguirà con la discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana, con l’analisi di materiali predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Ci sarà spazio per l’esposizione dell’esperienza svolta nei Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento).
La maggior parte degli alunni coinvolti viene dai licei, 255.899 contro i 196.354 degli istituti tecnici e i 96.908 dei professionali. Ragazzi e ragazze hanno potuto prepararsi al grande giorno con materiali messi a disposizione dal ministero online e in tv, in collaborazione con la Rai, ma anche con i podcast su Spotify. Sono stati oltre 750mila i contatti raggiunti con la rubrica #MiRisponde, su Instagram, nata per rispondere ai dubbi sugli esami. Le commissioni esaminatrici saranno composte da sei professori interni e da un esterno. Durante il colloquio, la commissione terrà conto del cosiddetto curriculum dello studente, un documento che presenta le attività extrascolastiche svolte dai maturandi (musica, sport, volontariato, cultura). «È stato introdotto per capire quanto nel tuo percorso ti sei arricchito: non c’è nessuno che può immaginare che si premia chi ha speso 5mila euro per andare a Londra e non chi ha fatto il volontariato in parrocchia. Non serve per dare punteggio ma serve al ragazzo per presentare se stesso», conferma Bianchi. Il punteggio massimo che i maturandi possono ottenere è di 100/100 e, per i più bravi, la lode. La maggior parte dei crediti è frutto del triennio di ciascun studente (60). Mentre il colloquio orale potrà avere una valutazione massima di 40 punti, ai quali si potrà aggiungere un bonus di 5 punti.
Il ministro dell’Istruzione assicura che da settembre la scuola tornerà in presenza, ma anche la Dad non sarà archiviata. Quanto al futuro, avverte: è necessario trovare nuovi format perché ci muoviamo ancora in «quello del secolo scorso» e «siamo in una fase di trasformazione antropologica». E anche se la dispersione scolastica è aumentata, il ministro ribadisce che «il Covid ha esasperato i problemi che già c’erano. Prima dell’emergenza sanitaria la dispersione era più alta della media europea», ricorda.
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