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Parà della Folgore morto in caserma nel 1999: tre assoluzioni e due rinvii a giudizio

La madre: “Sono amareggiata”. Scieri aveva 26 anni quando venne ritrovato senza vita

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Tre assoluzioni e due rinvii a giudizio sono stati decisi dall’udienza preliminare del processo per la morte di Emanuele Scieri, il paracadutista della Folgore deceduto in circostanze ancora non chiarite alla caserma Gamerra di Pisa il 13 agosto 1999. Il gup ha disposto il non luogo a procedere per il sottufficiale dell'esercito Andrea Antico accusato di omicidio volontario aggravato, per non avere commesso il fatto, e per gli ex ufficiali della Folgore, Enrico Celentano e Salvatore Romondia, perché il fatto non sussiste. Rinviati invece a giudizio i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Il processo inizierà ad aprile. Delusa la madre: «Sono amareggiata, la giustizia non riesce a fare luce».  

«Aspettiamo di leggere con attenzione e interesse le motivazioni di questa sentenza e alla fine valuteremo se e come procedere con il ricorso, così ha commentato le decisioni del giudice il procuratore capo di Pisa, Alessandro Crini. «Abbiamo investito tempo e risorse in questo processo - ha aggiunto - e pur mantenendo il massimo rispetto nella funzione del giudice vogliamo capire quali sono state le argomentazioni che lo hanno portato ad arrivare a conclusioni diverse dalle nostre. Solo dopo aver letto le motivazioni decideremo come muoverci. Abbiamo sentito centinaia di testi e riesumato anche la salma di Emanuele Scieri e siamo convinti che questa sia solo una tappa di questa vicenda molto complessa e per la quale si arriva a un giudizio 22 anni dopo i fatti».

Scieri, nato e residente a Siracusa, laureato in giurisprudenza, ha 26 anni quando viene chiamato sotto le armi nel luglio del 1999 e sta già svolgendo pratica in uno studio legale. Finito il Car (il centro addestramento reclute) a Firenze, viene trasferito alla caserma Gamerra con altri commilitoni il 13 agosto. Dopo aver sistemato i bagagli in camerata esce insieme ad altri coetanei per una passeggiata nel centro di Pisa e rientra in caserma alle 22.15, ma al contrappello delle 23.45 non risponde. Nonostante diversi colleghi riferiscano che è tornato in caserma, Scieri viene dato per non rientrato: a quell'ora probabilmente è già morto o è agonizzante. Il cadavere resta ai piedi della scala di una torre di asciugatura dei paracadute - posto solitamente frequentato dagli "anziani” della caserma - per tre giorni. Solo il 16 agosto viene ritrovato.

Nell'estate del 2018 c'è una svolta nelle indagini, dopo che il caso era stato archiviato come suicidio: la Procura di Pisa arresta Alessandro Panella, caporale e capocamerata a cui era stato assegnato Scieri. Vengono iscritti nel registro degli indagati anche Andrea Antico e Luigi Zabara. Successivamente, vengono indagati anche i due ex ufficiali. La pista da seguire sarebbe quella del nonnismo: secondo la commissione di inchiesta parlamentare, istituita nel 2016 e conclusa a dicembre 2017, nella caserma «avvenivano gravi atti di violenza, non riconducibili a semplice goliardia». Secondo l'accusa, la sera del 13 agosto del 1999 i tre indagati dopo aver fatto spogliare e dopo aver picchiato Scieri, lo avrebbero obbligato a salire sulla torre di asciugatura e poi avrebbero fatto pressione con gli scarponi sulle nocche delle dita. Di qui la caduta a terra della recluta e la fuga dei caporali.

Secondo i periti della famiglia Scieri, il giovane morì dopo qualche ora di agonia. Un soccorso immediato avrebbe potuto salvarlo è l'elemento alla base dell'accusa di omicidio volontario visto che il preterintenzionale si è prescritto nell'agosto 2017. Nel giugno scorso Antico, nel corso dell'udienza preliminare, aveva fatto spontanee dichiarazioni leggendo una memoria difensiva con la quale aveva ribadito la sua innocenza. Antico sostenne che lui partì il 12 agosto per una licenza terminato il servizio e che non era a Pisa quando Scieri fu ucciso e neppure tre giorni dopo quando fu ritrovato il cadavere. Il giudice Pietro Murano lo ha così assolto.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
29/11/2021 14:18:12


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