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Tassisti inseguono e minacciano Ncc a Firenze

Sistema Trasporti: identificati in 10, un raid punitivo

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Ancora un episodio di violenza contro un Ncc. È avvenuto l'altra notte a Firenze. Vittima Luca, un Ncc regolarmente ingaggiato a ore dalla piattaforma americana Uber. Ad aggredirlo un gruppo di tassisti che lo hanno inseguito a scopo intimidatorio fino a costringerlo a rifugiarsi nella caserma dei carabinieri Carlo Corsi. A denunciare l'episodio è Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti, associazione per il trasporto privato di Ncc auto e bus turistici. «E' inaccettabile quello che sta succedendo in questi giorni a Firenze - spiega a La Stampa Artusa -. Siamo davanti a una sorta di 'raid punitivi'. Diversi tassisti inseguono Ncc regolarmente ingaggiati a ore dalla piattaforma americana Uber, li riprendono senza autorizzazione, li insultano e li intimidiscono». «Una escalation che ha visto l'episodio più grave accadere la scorsa notte, quando un Ncc è stato costretto a fuggire da alcuni tassisti e a rifugiarsi nella caserma dei militari dell'Arma», denuncia il rappresentante di categoria. I tassisti però non si sono arresi. «Hanno chiamato rinforzi finendo poi tutti identificati. Si tratta di una decina di persone - spiega Artusa -. La nostra Confederazione non ha gran simpatia per tutti i rivenditori di servizi Ncc, siano essi multinazionali straniere o radiotaxi, ma non possiamo comunque tollerare ronde di giustizieri della notte improvvisati e pertanto ci aspettiamo una reazione immediata da parte del sindaco di Firenze Dario Nardella e della Prefettura».

L'episodio arriva dopo settimane di polemiche tra Taxi ed Ncc in relazione al contestato Dl Trasporti. E in particolare, per quanto riguarda Firenze, a una presa di posizione di alcune associazioni di Taxi che avevano contestato la possibilità per Uber di avvalersi di Ncc con contratti di disposizione a ore, ovvero quanto previsto dalla legge di settore all'articolo 3 nei servizi a tempo. «Una fattispecie che consente a Uber di ingaggiare Ncc fiorentini, della provincia di Firenze, ma anche di Bolzano o qualunque altra località italiana. Francamente non si capisce di quale legge parlino Franco Giani, ad di Consorzio Ncc CapCosepuri Firenze, e Claudio Giudici, presidenente nazionale di uritaxi, aleggiando una sorta di via libera ai soli Ncc di Firenze che non sono in grado di dare e che né la legge né la giurisprudenza, che farebbero bene a studiare, ha mai dato», avevano risposto gli Ncc per bocca del responsabile della Toscana Antonello Fambrini. Poi l'episodio di questa notte a gettare ancora più benzina sul fuoco.

«Le persone che lavorano nel rispetto della norma vigente, hanno il diritto di poterlo fare con serenità, saranno poi le forze dell'ordine ad intervenire nel caso di irregolarità e non certo dei privati cittadini - dice Artusa -. Purtroppo casi simili non sono nuovi, sia a causa di pubbliche amministrazioni che hanno spesso coccolato i tassisti oltre ogni ragionevolezza, anche nelle frange più violente, sia a causa della superficialità di alcuni organi di stampa che, come nei giorni scorsi, hanno riportato le bugie di alcuni sindacalisti che volevano l'intermediazione di Uber accessibili ai soli Ncc con autorizzazioni di Firenze. Bastava una minima verifica o la ricerca di una replica per scoprire che è falso. A disposizione, ovvero con contratto a tempo, gli Ncc possono arrivare da qualsiasi parte d'Italia, come successo col G20 a Roma e come previsto dalla normativa. Se poi invece della verità si cerca la provocazione, il rischio è che siano altri a pagarne le conseguenze».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
06/12/2021 05:55:11


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