La cruda realtà della guerra

“Tornano le fiere, torna la normalità” è stato il titolo del mio ultimo editoriale scritto qualche giorno fa, però mi sono ricreduto subito dopo gli ultimi incresciosi episodi che si stanno verificando tra Russia e Ucraina. Una guerra, una vera e propria guerra che le persone giovani come me hanno studiato solamente nei libri di storia. Oggi, purtroppo e sottolineo purtroppo, è la cruda verità: quando la luce in fondo al tunnel della pandemia da Covid-19 era oramai abbastanza nitida, ecco che si apre questo violento scontro che inevitabilmente avrà ripercussioni anche in Europa e di conseguenza in Italia. Che fare? Sperare solo nella buona sorte e che qualche personaggio possa iniziare a ragionare, magari leggendo il calendario che riporta l’anno 2022. C’è paura e tanta preoccupazione per un tessuto economico, parlo dell’Italia ma il riferimento è sicuramente a tutta l’unione europea, già duramente martoriato dalla pandemia: oggi, invece, ci troviamo di fronte ad un nuovo problema che di fatto diventa doppio poiché dalla pandemia non siamo ancora usciti completamente. Prezzi dell’energia e dei carburanti che volano alle stelle, carenza di materie prime e conseguente innalzamento delle valute poiché di fatto l’Italia importa tutto. Dopo due anni di durissima pandemia ci troviamo di fronte ad una guerra che fa male, una guerra tra due popoli che di conseguenza mette sotto scacco tutto il mondo con conseguenze irreparabile e minacce continue. L’Ucraina è lontana, ma in questo momento così tanto vicino.