Anche il chiusino stradale diventa sostenibile
Il nuovo chiusino stradale
Parlare di sostenibilità oggi deve includere tutte le decisioni pubbliche e private e non solo quelle del consumatore finale nell’ambito delle quattro mura domestiche. Questo significa che il concetto della sostenibilità può essere applicato sia alle fonti energetiche con cui ci nutriamo, scaldiamo o miglioriamo il confort abitativo, ma anche alle infrastrutture pubbliche e urbane. È quanto si verifica in ambito di chiusino stradale, il noto tombino che può essere sostituito con un nuovo formato rivoluzionario, sostenibile e a ridotto impatto ambientale.
Il nuovo chiusino stradale
Ci riferiamo all’innovativo chiusino stradale in materiale composito, prodotto per allungarne il ciclo di vita, alleggerire il trasporto e facilitare la messa in opera. Nel pieno rispetto delle norme UNI EN vigenti, questo particolare tombino è in grado di apportare significativi vantaggi economici e ambientali sfruttando la rinomata versatilità e resistenza dei materiali compositi a base plastica. Di cosa si tratta in particolare e quali sono i benefici dell’utilizzo? Lo vediamo nelle righe che seguono.
Materiali sostenibili e vantaggi
Come anticipato poc’anzi, la sostenibilità è ormai un obbligo che riguarda tutti, dal singolo cittadino alle amministrazioni locali. In ambito urbano sappiamo tutti che il tombino è quella copertura sul suolo stradale che da accesso alle reti sotterranee dove passano cavidotti e fognature. Tradizionalmente questa copertura è stata realizzata per ovvie ragioni in materiali robusti e pesanti con il fine di preservarne la durata. Ebbene oggi è possibile ottenere lo stesso effetto scegliendo un materiale infinte volte più leggero e facile da trasportare: PVC, polietilene e materiali compositi a base plastica.
Perché proprio le plastiche?
Sicuramente starai pensando che fare ricorso alla plastica come scelta sostenibile non sia una buona idea ma ti correggiamo subito perché c’è una bella differenza con le plastiche che stanno inquinando il pianeta. Quelle a cui ci riferiamo sono plastiche mono-uso, prodotte con il solo fine di permetterci di trasportare un bene o un prodotto alimentare prima dell’uso. Parliamo di imballaggi, contenitori e buste che, dopo l’utilizzo, finiscono dritte nella spazzatura e che, in alcuni casi, vengono smaltite in modo non idoneo.
Lunga durata e maggiore efficienza
Le plastiche utilizzate per i nuovi chiusini stradali, invece, sono del tutto differenti perché durano a lungo, sono leggere e sono facili da smaltire. Grazie alle particolari caratteristiche compositive sono capaci di resistere agli stress ambientali e alle sollecitazioni esterne ma offrono anche il vantaggio di abbattere le emissioni derivanti dal trasporto per la loro esclusiva leggerezza. La versatilità, la durevolezza e l’elasticità permettono di chiudere condotti sotterranei a costo e ad impatto ridotto, così che messa in opera e manutenzione diventino estremamente semplificate.
Gli altri vantaggi
Ci sono poi tanti altri vantaggi pratici da considerare, tra cui l’abbattimento dell’inquinamento acustico, tipico dei vecchi tombini. Il passaggio dei mezzi produce rumori molesti sia per le persone che per la fauna, mentre con i nuovi chiusini questi vengono totalmente azzerati. Infine le amministrazioni possono finalmente risolvere il problema dei furti dei vecchi chiusini perché quelli in materiale leggero composito non sono appetibili o riutilizzabili per farne profitto.
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