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Mondo politica: intervista con Monia Paradisi, consigliere comunale di Città di Castello

"Quando si lavora per il bene della città, debbono esistere "incontri" e non scontri"

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Un’altra “esordiente” in consiglio comunale a Città di Castello. È Monia Paradisi, che siede sugli scranni della maggioranza fra i rappresentanti del Partito Democratico. Due le commissioni delle quali fa parte: programmazione economica e affari istituzionali. Senza dubbio, un buon inizio per entrare nei meccanismi della macchina comunale.

Consigliere Paradisi, è per Lei la prima esperienza politico-amministrativa: cosa l’ha spinta a candidarsi e, visti i risultati, a impegnarsi in veste istituzionale?

“L’opportunità di avvicinarmi al mondo della politica ha rappresentato per me la possibilità di avvicinarmi ancora di più alla mia città e ai suoi cittadini e di vivere molto più da vicino tutte quelle che possono essere le problematiche, ma anche le virtuosità, di Città di Castello. Ho deciso di impegnarmi in prima persona, perché vorrei poter essere un riferimento per le persone che vivono e lavorano nel nostro territorio. Il risultato, inaspettato e per il quale ringrazio infinitamente tutti coloro che mi hanno dato fiducia, è stato estremamente gratificante dal punto di vista personale e ha confermato la mia scelta di voler far parte di questo gruppo amministrativo”.

Più volte, il Pd e la compagine di governo della città sono stati criticati dagli avversari per un modo di fare politica che non andrebbe più bene. E allora, anche nella continuità c’è un qualcosa che Lei e gli altri volti nuovi state cercando di portare?

“Ritengo che ogni cambiamento porti con sé da un lato preoccupazione e reticenza e dall’altro aspettative e desiderio di rinnovamento. Allo stesso modo, credo che non si debba parlare di continuità, quanto di capacità di imparare da quello che è stato fatto in precedenza e con professionalità, competenze e impegno lavorare per creare condizioni sempre migliori. Sono certa che un grosso segnale di rinnovamento sia stato dato a partire dalla scelta di persone che, come me, non avevano esperienza nel campo della politica, ma che con interesse intendevano avvicinarsi ad essa. La mia inesperienza politica potrebbe essere una chiave di successo potendo garantire autenticità, lealtà e impegno”.

Che tipo di contributo e di aiuto stanno dando a voi novizi i colleghi che invece hanno più esperienza dal punto di vista amministrativo?

“Anche a fronte di uno spirito di rinnovamento, reputo assolutamente necessaria la presenza di figure che abbiano un’importante esperienza politico-amministrativa, come è nel nostro gruppo. Lavorando insieme, si uniscono conoscenza di dinamiche, procedure e regolamenti che a noi novizi vengono trasmessi da chi conosce la “macchina amministrativa” sicuramente meglio di noi, che d’altro canto possiamo portare nuove idee ed energia, supportate dalla conoscenza e dalla professionalità che ci distingue provenendo da settori diversi”.

Lei fa parte della commissione economica: senza dubbio un ruolo gratificante. Che cosa intende proporre sotto questo profilo?

“Entrare a far parte della commissione economica è stato ulteriore motivo di orgoglio e gratificazione. Abbiamo il compito e il dovere di vigilare, studiare e valutare come vengono investiti i fondi a disposizione per garantire una corretta ed equa distribuzione degli stessi. Essendo per me la prima esperienza - ed essendo molto complicata la gestione amministrativa di un Comune, nonostante i miei studi attinenti a questo - cerco di apprendere quanto più possibile, in tempi rapidi, per poter dare un contributo concreto e corretto. Siamo comunque in un periodo penalizzato da pandemia e guerra, che rendono tutto estremamente incerto e difficoltoso, ma dobbiamo guardare anche quello che di positivo c’è, come i fondi stanziati dal Pnrr, che danno la possibilità di effettuare importanti interventi a favore di tutta la comunità”.

Il rinnovamento generalizzato nelle figure che caratterizza il consiglio comunale sta contribuendo anche a migliorare i rapporti fra le varie coalizioni?

“Faccio parte di un gruppo fortunatamente unito e compatto, capace di confrontarsi con intelligenza e professionalità anche con le altre parti, con le quali vi sono una buona sinergia e un dialogo costruttivo, fondamentale per il raggiungimento di obiettivi che devono essere comuni a beneficio di tutta la città. Sicuramente, ogni gruppo ha il proprio programma e le proprie modalità di lavoro, anche se sempre più sono certa che in politica non dovrebbero esistere scontri, ma “incontri”. Da ogni critica deve nascere il rafforzamento di una visione comune che non può prescindere dall’agire eticamente per lo sviluppo e la tutela del proprio territorio e i suoi cittadini”.

 

Redazione
© Riproduzione riservata
28/06/2022 09:24:13


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